Crisi, 40 imprese unite per salvare il mobile
Vertice degli industriali da tutto l’Abruzzo e oltre in attesa che la Regione dia il via libera alla creazione del polo d’innovazione dell’arredo
CASTELNUOVO. Gli industriali del mobile fanno gruppo per sopravvivere alla crisi. Si è tenuta ieri nella sede Penta gruppo di Castenuovo, la riunione delle 40 aziende - abruzzesi e non solo, in totale danno lavoro a 1.300 persone e raggiungono un fatturato di oltre 200 milioni - che hanno aderito al Palm (il polo d’innovazione arredo, legno, mobile).
«Il settore nel 2011 ha avuto un calo del 25% rispetto al 2010», esordisce il presidente del Palm e padrone di casa, Primo Pompilii, «soffrono tutti i segmenti indistintamente, dalle cucine, ai mobili per ufficio, ai complementi». Il quadro non è dei migliori, ma gli industriali ripongono nel polo molte speranze. Anche se è ancora “congelato”.
«Il 20 luglio abbiamo presentato il bando alla Regione, dovevano dare una risposta entro 20 giorni, solo il 15 ottobre abbiamo saputo che sono state aperte le buste, e la nostra valutazione amministrativo-burocratica è positiva. Ma siamo ancora in attesa del pronunciamento definitivo. Questo ritardo ci pregiudica perchè non possiamo mettere in campo subito progetti di sviluppo per far fronte alla crisi. Si inizierebbe con un milione 600mila euro, metà messo dalle imprese e metà dalla Regione e poi di parteciperebbe a bandi europei “ad hoc”. Nel frattempo, però, abbiamo cominciato fare attività di tipo conoscitivo». Ieri tutte le aziende si sono “presentate”, illustrando la propria attività e le strategie per far fronte alla crisi. «Abbiamo convenuto tutti sulla necessità di attivare delle sinergie», aggiunge Pompilii, «per competere bisogna essere più dinamici e il nostro modo è fare squadra, parlarci, cercando di cogliere opportunità nelle altre aziende del polo». Del Palm fanno parte anche diversi consulenti, con le loro aziende di servizi, che hanno suggerito nuovi modi di produrre e di gestire. Come l’outsourcing: le industrie ormai non possono fare tutto. Ad esempio molte non gestiscono più in proprio i trasporti perchè può essere antieconomico, così come lo sono le grosse linee di produzione in un momento in cui la domanda è in calo. In questo ambito si è discusso anche della possibilità di mettere macchinari “in comune” fra industrie per aumentarne la produttività.
Non solo. L’unione è proficua anche sul fronte delle vendite. «Bisogna condividere i mercati», spiega Pompilii, «non dobbiamo essere chiusi nel proprio orticello: il collega deve rappresentare un’opportunità e non una minaccia. Troppo spesso quando si va nel mercato estero si è sempre troppo piccoli per affrontarlo di soli». I mobilifici abruzzesi puntano a nuovi mercati: il Magreb e l’Angola, la Cina, l’India e il Sudafrica.
Aziende alla conquista dei mercati in espansione, dunque, ma non con i prodotti tradizionali. «Le aziende che reggono alla crisi è perchè sviluppano prodotti innovativi, chi lo fa si mantiere a galla», osserva Pompili. E di nuovi prodotti ieri ne sono stati presentati tanti. Ad esempio la Delfin di Teramo ha presentato lampade a led che garantirà risparmio energetico fino al 60%, o la nuova Sma di Bellante i wc particolari che riciclano l’acqua per l’irrigazione dei giardini, o l’Arcadia di Castelnuovo che produce una parete manovrabile che si “impacchetta” elettricamente, a seconda delle esigenze. E poi la porta blindata per interni, da mettere in camera da letto, per chi ha paura dei ladri. E chi vuole altre nuove idee, ha a disposizione un altro dei soci, l’Isia di Roma, una scuola di design, ricerca e sviluppo che nell’ultima olimpiade ha disegnato la fiaccola. E per far capire quanto sia necessario adeguarsi al cambiamento un altro socio, la Spinosi marketing strategies di Roseto ha messo in scena un balletto, eseguito da due danzatori di Electa: uno rappresentava un’azienda tradizionale che arranca, l’altra un’azienda aperta al cambiamento, più dinamica e vincente. Fra le aziende presenti ieri spiccano Aran World (Casoli di Atri), Martintype (Martinsicuro), Las Mobili (Tortoreto), Mas Legno (Montorio), Partner (Spinetoli), Cosmob (Pesaro), Palmar arredi (Oricola). Studio D’Ercole (Pescara), Vetrotec 2 (Manfredonia).
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