Crollo degli appalti, l'ira dell'Ance
I costruttori: "L'ultima spiaggia saranno i lavori del dopo alluvione"
TERAMO. Crollo degli appalti in provincia di Teramo nel quadriennio 2007-2010. Un trend molto negativo che emerge da un'indagine congiunturale effettuata dall'ufficio studi dell'Ance (associazione costruttori edili). Esaminando i dati della Cassa edile si nota che nel Teramano la riduzione del numero degli affidamenti è stata del 70% mentre quella degli importi del 76%. Nel 2007 i bandi emanati erano 152 (importo di oltre 40 milioni di euro); a dicembre 2010 sono scesi a 45 per un importo di poco superiore ai 9,5 milioni di euro. Dal febbraio 2008 al 2010, inoltre, è diminuito sensibilmente il numero degli operai iscritti alla Cassa edile passando da 3.793 a 3.033 (760 unità in meno, pari al 20%) con annesso abbassamento del monte salari del 18,77%.
A risentire maggiormente della dilatazione dei tempi medi di pagamento e dell'aumento del costo del credito bancario sono le piccole imprese, che rappresentano l'82,67% del tessuto imprenditoriale della provincia di Teramo.
In Abruzzo, sempre nel quadriennio 2007-2010, la riduzione del numero degli appalti pubblici è stata del 63% (quella degli importi del 56%). Nel confronto tra il 2009 e il 2010, invece, il calo in ambito regionale è stato del 39% (per gli importi del 35%).
Durante la conferenza stampa di ieri i rappresentanti dell'Ance teramana, ad un mese di distanza dall'alluvione, hanno chiesto chiarezza sui fondi e sui tempi degli interventi. Il presidente Armando Di Eleuterio ha detto: «La Regione (a giorni è previsto un incontro con il governatore Gianni Chiodi, ndc) deve indicarci con precisione quando sarà nominato il commissario e, inoltre, chiediamo che per i Comuni colpiti dall'alluvione venga rivisto il patto di stabilità per evitare il blocco degli investimenti per tutto il 2011».
Sulle somme messe a disposizione in questa prima fase emergenziale, Di Eleuterio ha aggiunto: «Abbiamo letto che saranno stanziati 10 milioni di euro, ma la cifra ci sembra davvero esigua rispetto ai danni prodotti sul territorio teramano (ammontano a 120 milioni di euro, ndc)».
Di Eleuterio, eletto quattro mesi fa, ha inoltre presentato la squadra che lo affiancherà nel prossimo triennio: i vice presidenti sono Vittorio Beccaceci (delega all'edilizia e alla pianificazione del territorio), Silvestro Diodoro (lavori pubblici), Raffaele Falone (urbanistica negoziata, promozione ed ambiente) ed Ezio Iervelli (rapporti sindacali e sicurezza sul lavoro). A Valentino Piergallini il ruolo di presidente della scuola edile e della Cassa edile.
A risentire maggiormente della dilatazione dei tempi medi di pagamento e dell'aumento del costo del credito bancario sono le piccole imprese, che rappresentano l'82,67% del tessuto imprenditoriale della provincia di Teramo.
In Abruzzo, sempre nel quadriennio 2007-2010, la riduzione del numero degli appalti pubblici è stata del 63% (quella degli importi del 56%). Nel confronto tra il 2009 e il 2010, invece, il calo in ambito regionale è stato del 39% (per gli importi del 35%).
Durante la conferenza stampa di ieri i rappresentanti dell'Ance teramana, ad un mese di distanza dall'alluvione, hanno chiesto chiarezza sui fondi e sui tempi degli interventi. Il presidente Armando Di Eleuterio ha detto: «La Regione (a giorni è previsto un incontro con il governatore Gianni Chiodi, ndc) deve indicarci con precisione quando sarà nominato il commissario e, inoltre, chiediamo che per i Comuni colpiti dall'alluvione venga rivisto il patto di stabilità per evitare il blocco degli investimenti per tutto il 2011».
Sulle somme messe a disposizione in questa prima fase emergenziale, Di Eleuterio ha aggiunto: «Abbiamo letto che saranno stanziati 10 milioni di euro, ma la cifra ci sembra davvero esigua rispetto ai danni prodotti sul territorio teramano (ammontano a 120 milioni di euro, ndc)».
Di Eleuterio, eletto quattro mesi fa, ha inoltre presentato la squadra che lo affiancherà nel prossimo triennio: i vice presidenti sono Vittorio Beccaceci (delega all'edilizia e alla pianificazione del territorio), Silvestro Diodoro (lavori pubblici), Raffaele Falone (urbanistica negoziata, promozione ed ambiente) ed Ezio Iervelli (rapporti sindacali e sicurezza sul lavoro). A Valentino Piergallini il ruolo di presidente della scuola edile e della Cassa edile.
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