D’Amico, ultime ore da preside oggi si dimette per fare il rettore
Parte la campagna elettorale, è il docente di Scienze della comunicazione il super favorito Il suo ultimo atto? Una due giorni con esperti delle notizie e una tv digitale tutta accademica
TERAMO. Luciano D’Amico lascia la facoltà di Scienze della comunicazione e scende ufficialmente in campo nella corsa elettorale per l’elezione del nuovo rettore che sarà incoronato dalle urne il 16 gennaio prossimo. Per ora la sua è una corsa solitaria e in discesa, visto che nessun’altro candidato sembra per il momento interessato alla sfida ma l’ultima parola si potrà dire solo lunedì prossimo quando scadrà il termine ultimo per la presentazione delle candidature. Di certo si sa che D’Amico oggi lascerà la sua carica di preside nel corso del consiglio di facoltà, atto non dovuto formalmente ma “un gesto di correttezza” come lui stesso ha tenuto a precisare annunciando la candidatura. Mentre procede la raccolta delle firme tra i docenti (sono necessarie in totale venti sottoscrizioni) a sostegno della sua candidatura ieri D’Amico ha fatto la sua ultima apparizione da preside presentando la prima “winter school” organizzata dalla facoltà, nuovo appuntamento organizzato con lo spin off d’ateneo Cisrem che da domani per due giorni porterà in facoltà volti noti del mondo della comunicazione attraverso la formula dei laboratori e con momenti musicali e di intrattenimento organizzati dagli stessi studenti. «Anche con questo evento» ha ribadito D’Amico durante la presentazione «vogliamo andare nella direzione di superare l’idea della didattica frontale e sperimentare nuove forme di interazione e di strumenti innovativi. Non a caso protagonisti anche nell’organizzazione sono gli studenti che nel corso dell’evento presenteranno anche un nuovo progetto televisivo al quale stanno lavorando». Quello che sarà scritto nel suo programma elettorale D’Amico ha iniziato a metterlo in pratica da mesi nella sua facoltà, rimettendo al centro gli studenti, il collegamento con il mondo delle imprese e del lavoro e introducendo l’utilizzo di strumenti innovativi e “social” nella didattica e negli eventi. Ma la priorità del suo programma da rettore passerà soprattutto dall’attenzione per la ricerca. «I risultati nella ricerca sono fondamentali per ottenere i finanziamenti» ha spiegato «quindi dovremo dotarci di una struttura per attrarre i moltissimi fondi europei stanziati in questo campo. Per il resto cercheremo di mantenere la nostra posizione a livello regionale, collaborando con le altre università ma soprattutto con le strutture del territorio, penso ad esempio allo zooprofilattico che insieme alle nostre facoltà scientifiche potrebbe rappresentare un polo agro-bio-veterinario di primo piano a livello nazionale». Sul piano della logistica D’Amico intende “disfarsi” della sede di viale Crucioli (“è un costo che non possiamo più permetterci”) e portare uffici e mensa nel campus di Colleparco, dove un’ala potrà rimanere aperta fino a mezzanotte – comprese le biblioteche – per consentire agli studenti di viverla a pieno e di organizzare eventi. «Come facoltà abbiamo anche chiesto alla Fondazione di non vendere la radio che intendiamo rilanciare» ha aggiunto «e vorremmo aprire un nostro canale tv sul digitale per dare spazio alle creazioni degli studenti che sono la nostra vera forza da valorizzare».
Barbara Gambacorta
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