Delitto di Sant'Omero: l'oncologa colpita da molte coltellate, uccisa da quelle al collo
L’autopsia sull’oncologa e sul suo assassino, suicida dopo il delitto, confermano la brutalità dell'omicidio. Oggi i funerali nella stessa ora in due chiese di Teramo
TERAMO. Il suo assassino si è accanito con una rabbia incontenibile su Ester Pasqualoni. Dall’autopsia, eseguita ieri pomeriggio dal medico legale di Tor Vergata Silvestro Mauriello, è emerso che sono stati tanti i colpi inferti all’oncologa in quel terribile pomeriggio di mercoledì nel parcheggio dell’ospedale di Sant’Omero. Con una rabbia cieca Enrico Di Luca, 69 anni, ha trafitto più e più volte la dottoressa al torace e al collo. I fendenti al collo sono stati quelli letali, a causa dei quali il medico è morta in una pozza di sangue.
L’autopsia ha dato anche degli indizi importanti sull’arma del delitto, che non è stata ancora trovata. All’inizio qualcuno aveva supposto si trattasse di una roncola, invece è più probabile che si tratti di un’arma da punta e da taglio, tipo un coltello molto robusto.
Mauriello ha svolto anche l’autopsia di Di Luca, trovato giovedì mattina in un appartamento a Villa Rosa, in via Baracca, ormai senza vita. Di Luca si è tolto la vita con delle fascette autobloccanti da elettricista – d’altronde era elettrotecnico, prima di essere investigatore privato, ora era in pensione – con cui si è sostanzialmente strozzato. L’autopsia ha confermato la morte per asfissia. Pare inoltre che il suicidio sia avvenuto non troppo tempo dopo l’assassinio: probabilmente anche solo un paio d’ore dopo. Evidentemente l’uomo non ha retto al senso di colpa per efferatezza di quanto aveva commesso.
Ultimati i due esami, entrambe le salme sono state restituite ai familiari. Per una tragica coincidenza, entrambi i funerali si svolgeranno, in due chiese di Teramo, alla stessa ora: le 16,30. Quelli dell’oncologa si terranno nella chiesa della Madonna della Salute a Villa Mosca. Ester Pasqualoni viveva a Roseto ma tornava spesso a Teramo dove vive l’anziana madre. Ad officiare la messa sarà il vescovo Michele Seccia. E nella sagrestia è stata allestita la camera adente dove nel tardo pomeriggio in tanti hanno voluto rendere omaggio alla memoria dell’amata dottoressa. La famiglia – la madre Marina, i figli Nausicaa e Alessio, il fratello Mariano – ha espresso il desiderio che il rito si svolga in forma privata. Al Cuore Immacolato di Maria, invece, si terranno i funerali di Enrico Di Luca, visto che la sorella Maria vive a Teramo. Alla cerimonia funebre parteciperà anche il figlio, che spesso tornava dalla Francia a trovare il padre. La salma di Di Luca poi sarà tumulata ad Isola del Gran Sasso da dove proviene la famiglia.
Intanto prosegue l’inchiesta sull’omicidio, il fascicolo è stato aperto dal pm Davide Rosati e le indagini vengono condotte dai carabinieri. Più il tempo passa e più emergono particolari della persecuzione messa in atto dall’uomo nei confronti di Ester Pasqualoni, tramite mail, sms e veri e propri pedinamenti. Una situazione a diventata via via più pesante. L’amicizia stretta anni prima con quell’uomo gentile, che si era fatto visitare dalla dottoressa era diventata una morsa da cui era difficile fuggire. L’uomo aveva equivocato il tipo di legame, aveva fatto delle fantasie infondate. Tanto che quando Ester Pasqualoni gli aveva comunicato di aver iniziato una relazione con un uomo, lui aveva iniziato a inviarle mail ed sms dai contenuti preoccupanti e dai toni minacciosi. Alla fine la dottoressa ha presentato, a gennaio 2014, un esposto al commissariato di Atri.
Infine la Asl le intitolerà l'ospedale di Sant'Omero. A renderlo noto il manager Roberto Fagnano, che sottolinea come la decisione rappresenti un segno tangibile del riconoscimento da parte della Asl «della sua passione per il lavoro, della sua umanità, della sua professionalità». La Asl l’altroieri aveva sottolineato come rappresentasse un baluardo del day hospital oncologico.
©RIPRODUZIONE RISERVATA