Delitto Rea, convocati due macedoniesame salivare il 30 maggio
Il gup di Teramo ha fissato al 30 maggio un'altra udienza del processo. Saranno invitati a comparire due macedoni che vivevano in una roulotte situata a Colle San Marco
TERAMO. Dopo cinque ore e mezza di udienza, a sorpresa, il gup di Teramo, Marina Tommolini, ha fissato al 30 maggio un'altra udienza del processo. Saranno invitati a comparire due macedoni - padre e figlio - che vivevano in una roulotte situata a Colle San Marco, verso la quale si era diretto uno dei cani molecolari utilizzati durante le indagini sull'omicidio. Nella stessa circostanza a loro sarà inoltre chiesto di sottoporsi a prelievo salivare. In quella circostanza sarà ascoltato un altro conduttore di cane molecolare, e proseguirà il confronto con quello sentito oggi, la cui deposizione - secondo quanto si è appreso - avrebbe suscitato non poche perplessità. In aula ci sono i genitori e il fratello di Melania.
Non si esclude che nella stessa udienza saranno posti a confronto i due conduttori dei cani molecolari utilizzati durante le ricerche, Peres e Macciò. La decisione di fissare una nuova udienza, oltre a quella del 13 luglio, sarebbe stata presa proprio perché è stata lacunosa e non soddisfacente la deposizione del terzo testimone indicato dalla difesa e sentito oggi, Macciò.
Ad attendere Parolisi davanti al tribunale questa mattina c'era una folla di curiosi e cronisti. Ma il caporalmaggiore ha dribblato tutti, è arrivato su un'auto privata che si è infilata nei garage del palazzo di giustizia da dove poi il caporalmaggiore ha raggiunto l'aula.
Nell'udienza a porte chiuse davanti al gup Marina Tommolini, che lo scorso 12 marzo ha accordato alla difesa di Parolisi il rito abbreviato (e quindi lo sconto di un terzo sull'eventuale pena), la mamma della vittima, Vittoria Garofalo, non è riuscita a trattenere le lacrime.
In una breve pausa la madre di Melania, Vittoria, visibilmente provata, alla domanda su cosa avesse provato nel vedere il presunto assassino della figlia, ha detto commossa e nervosa: "Solo un genitore che ha provato un dolore immenso come il nostro può capirmi".
Nelle quattro ore e mezza dell'udienza, ancora in corso, Salvatore Parolisi solo una volta, per un attimo, si è girato verso la zona alla sua sinistra dove sono il padre, la madre e il fratello di Melania e, secondo quanto riferito da un testimone, avrebbe fatto anche un cenno impercettibile. Non ci sono state reazioni da parte dei familiari.
E' stata affidata la superperizia sull'ora della morte di Melania, l'atto chiesto dalla difesa al quale è stato condizionato il rito abbreviato. Il gup Tommolini ha scelto i periti: sono Gianluca Bruno e Sara Gino, medico legale e genetista di Torino. Il giudice ha reso noti i quesiti ai quali dovranno rispondere. I periti hanno 90 giorni per rispondere. Gli esperti nominati dal gip all'uscita non hanno dichiarato nulla.
Il gup Marina Tommolini ha ammesso solo le perizie dei genetisti e medici legali delle parti chiamate in causa nel processo con rito abbreviato condizionato a carico di Salvatore Parolisi accusato dell'omicidio della moglie Melania Rea. Non sono stati, dunque, ammessi come periti i criminologi tra i quali Roberta Bruzzone indicata dalle parti civili.
La decisione del giudice nasce dal fatto che lo stesso ritiene sufficientemente cristallizzata la situazione per cui le uniche perizie che possono risultare utili ai fini della prova passano attraverso esami biologici e tossicologici (tra cui il Dna e l'esame del liquido gastrico di Melania) per stabilire l'ora della morte. Proprio su questo elemento si è basata la richiesta di giudizio abbreviato condizionato chiesto dai difensori di Parolisi. Intanto è stata fissata al 13 luglio prossimo la data dell'udienza in cui saranno discusse le perizie per le quali sono stati concessi 90 giorni di tempo per il deposito.
L'11 maggio prossimo, invece, inizieranno le operazioni peritali di genetisti e medici legali. Il 30 maggio, inoltre, è stata fissata una nuova udienza in cui il giudice andrà avanti con l'istruttoria senza il contributo dei periti. Proprio in questa data, con ogni probabilità, potrebbe essere chiesto il confronto tra i due conduttori del cane molecolare impegnato nel fiutare le tracce della presenza di Melania da Colle San Marco a Ripe di Civitella.
Non si esclude che nella stessa udienza saranno posti a confronto i due conduttori dei cani molecolari utilizzati durante le ricerche, Peres e Macciò. La decisione di fissare una nuova udienza, oltre a quella del 13 luglio, sarebbe stata presa proprio perché è stata lacunosa e non soddisfacente la deposizione del terzo testimone indicato dalla difesa e sentito oggi, Macciò.
Ad attendere Parolisi davanti al tribunale questa mattina c'era una folla di curiosi e cronisti. Ma il caporalmaggiore ha dribblato tutti, è arrivato su un'auto privata che si è infilata nei garage del palazzo di giustizia da dove poi il caporalmaggiore ha raggiunto l'aula.
Nell'udienza a porte chiuse davanti al gup Marina Tommolini, che lo scorso 12 marzo ha accordato alla difesa di Parolisi il rito abbreviato (e quindi lo sconto di un terzo sull'eventuale pena), la mamma della vittima, Vittoria Garofalo, non è riuscita a trattenere le lacrime.
In una breve pausa la madre di Melania, Vittoria, visibilmente provata, alla domanda su cosa avesse provato nel vedere il presunto assassino della figlia, ha detto commossa e nervosa: "Solo un genitore che ha provato un dolore immenso come il nostro può capirmi".
Nelle quattro ore e mezza dell'udienza, ancora in corso, Salvatore Parolisi solo una volta, per un attimo, si è girato verso la zona alla sua sinistra dove sono il padre, la madre e il fratello di Melania e, secondo quanto riferito da un testimone, avrebbe fatto anche un cenno impercettibile. Non ci sono state reazioni da parte dei familiari.
E' stata affidata la superperizia sull'ora della morte di Melania, l'atto chiesto dalla difesa al quale è stato condizionato il rito abbreviato. Il gup Tommolini ha scelto i periti: sono Gianluca Bruno e Sara Gino, medico legale e genetista di Torino. Il giudice ha reso noti i quesiti ai quali dovranno rispondere. I periti hanno 90 giorni per rispondere. Gli esperti nominati dal gip all'uscita non hanno dichiarato nulla.
Il gup Marina Tommolini ha ammesso solo le perizie dei genetisti e medici legali delle parti chiamate in causa nel processo con rito abbreviato condizionato a carico di Salvatore Parolisi accusato dell'omicidio della moglie Melania Rea. Non sono stati, dunque, ammessi come periti i criminologi tra i quali Roberta Bruzzone indicata dalle parti civili.
La decisione del giudice nasce dal fatto che lo stesso ritiene sufficientemente cristallizzata la situazione per cui le uniche perizie che possono risultare utili ai fini della prova passano attraverso esami biologici e tossicologici (tra cui il Dna e l'esame del liquido gastrico di Melania) per stabilire l'ora della morte. Proprio su questo elemento si è basata la richiesta di giudizio abbreviato condizionato chiesto dai difensori di Parolisi. Intanto è stata fissata al 13 luglio prossimo la data dell'udienza in cui saranno discusse le perizie per le quali sono stati concessi 90 giorni di tempo per il deposito.
L'11 maggio prossimo, invece, inizieranno le operazioni peritali di genetisti e medici legali. Il 30 maggio, inoltre, è stata fissata una nuova udienza in cui il giudice andrà avanti con l'istruttoria senza il contributo dei periti. Proprio in questa data, con ogni probabilità, potrebbe essere chiesto il confronto tra i due conduttori del cane molecolare impegnato nel fiutare le tracce della presenza di Melania da Colle San Marco a Ripe di Civitella.
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