«Deviato il corso del Vomano»
L'allarme di Monticelli: «C'è il rischio di una esondazione»
PINETO. Il Vomano è sempre più una minaccia per l'abitato di Scerne e per le vicine aree industriali ed artigianali dei comprensori di Pineto ed Atri. A lanciare l'allarme per gli aumentati rischi di esondazione del fiume è Luciano Monticelli, sindaco di Pineto.
Nelle ultime ore Monticelli ha eseguito un sopralluogo sull'argine meridionale del Vomano, per verificare l'eventuale presenza di discariche abusive. Il primo cittadino non ha trovato depositi illegali di rifiuti sulle sponde del corso d'acqua, ma ha scoperto qualcosa di assai più preoccupante. «Il fiume ha letteralmente divorato un tratto di strada sterrata che doveva essere utilizzata come percorso ciclopedonale naturalistico», dice il sindaco. «Il Vomano devia completamente il suo letto, costeggiando attualmente l'ultimo argine di protezione.
Una volta superato questo, in caso di alluvione, allagherebbe tutta la zona di Scerne». «Non avrei mai creduto di poter trovare una cosa simile», ammette Monticelli, il quale anticipa d'aver «dato incarico ai tecnici comunali di preparare una relazione, correlata anche di immagini fotografiche». «Invierò la documentazione a tutti gli organi competenti, cioè Regione, Provincia e Demanio», assicura il primo cittadino. Che osserva: «Andiamo incontro alla stagione invernale, alle forti piogge.
Nel punto in cui il Vomano ha divorato la strada abbiamo constatato una certa fragilità. Se si dovesse ripetere un fenomeno simile, se non addirittura peggiore, rispetto a quello che si è registrato il 22 aprile dello scorso anno, sarei costretto a far evacuare tutta la frazione di Scerne».
Nella nota del Comune di Pineto si fa rilevare che il Vomano «nel punto più vulnerabile dell'argine sud, compie un angolo di 45 gradi rispetto al suo naturale alveo, deviando pericolosamente il proprio corso». «Sino a quando la portata delle acque non aumenterà», recita la nota, «la situazione può essere considerata sotto controllo, ma basteranno le prime piogge per far aumentare il livello di guardia, allarmando un'intera popolazione».
Monticelli sollecita gli enti competenti a programmare subito «un intervento di ripristino del vecchio alveo, realizzando un nuovo argine di protezione per consentire al fiume di tornare nel suo percorso naturale». In modo tale da prevenire sul nascere pericolose esondazione..
Nelle ultime ore Monticelli ha eseguito un sopralluogo sull'argine meridionale del Vomano, per verificare l'eventuale presenza di discariche abusive. Il primo cittadino non ha trovato depositi illegali di rifiuti sulle sponde del corso d'acqua, ma ha scoperto qualcosa di assai più preoccupante. «Il fiume ha letteralmente divorato un tratto di strada sterrata che doveva essere utilizzata come percorso ciclopedonale naturalistico», dice il sindaco. «Il Vomano devia completamente il suo letto, costeggiando attualmente l'ultimo argine di protezione.
Una volta superato questo, in caso di alluvione, allagherebbe tutta la zona di Scerne». «Non avrei mai creduto di poter trovare una cosa simile», ammette Monticelli, il quale anticipa d'aver «dato incarico ai tecnici comunali di preparare una relazione, correlata anche di immagini fotografiche». «Invierò la documentazione a tutti gli organi competenti, cioè Regione, Provincia e Demanio», assicura il primo cittadino. Che osserva: «Andiamo incontro alla stagione invernale, alle forti piogge.
Nel punto in cui il Vomano ha divorato la strada abbiamo constatato una certa fragilità. Se si dovesse ripetere un fenomeno simile, se non addirittura peggiore, rispetto a quello che si è registrato il 22 aprile dello scorso anno, sarei costretto a far evacuare tutta la frazione di Scerne».
Nella nota del Comune di Pineto si fa rilevare che il Vomano «nel punto più vulnerabile dell'argine sud, compie un angolo di 45 gradi rispetto al suo naturale alveo, deviando pericolosamente il proprio corso». «Sino a quando la portata delle acque non aumenterà», recita la nota, «la situazione può essere considerata sotto controllo, ma basteranno le prime piogge per far aumentare il livello di guardia, allarmando un'intera popolazione».
Monticelli sollecita gli enti competenti a programmare subito «un intervento di ripristino del vecchio alveo, realizzando un nuovo argine di protezione per consentire al fiume di tornare nel suo percorso naturale». In modo tale da prevenire sul nascere pericolose esondazione..
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