Dipendente vessato: la Cisl accusa l’Ater
TERAMO. L’ombra del mobbing si proietta su un caso segnalato dal segretario generale della Cisl, Piero Angelozzi. «Un rappresentante sindacale Cisl, nonché Rsu liberamente e democraticamente eletto...
TERAMO. L’ombra del mobbing si proietta su un caso segnalato dal segretario generale della Cisl, Piero Angelozzi. «Un rappresentante sindacale Cisl, nonché Rsu liberamente e democraticamente eletto all'Ater di Teramo, a seguito di alcune affermazioni e richieste avanzate tramite la propria organizzazione sindacale» sulla gestione del personale dell'Ater, «è stato oggetto ed è tutt'ora sottoposto a pesanti atti di ritorsione che spaziano dal demansionamento scritto, ad emarginazioni psicologiche, che hanno costretto il dipendente a ricorrere alle cure del locale pronto soccorso», continua Angelozzi.
La Cisl dà la propria solidarietà al lavoratore e agli «altri dipendenti dell'Ater coinvolti, ed interesserà tutte le autorità e gli organismi preposti in ogni sede, poiché l'atteggiamento dell'amministratore unico Marco Pierangeli», che secondo la Cisl vorrebbe «gestire la cosa pubblica come propria, è divenuto ormai intollerabile». Nella nota del sindacato si criticano pesantemente alcune promozioni decise dall’amministratore.
«Chiediamo, a questo punto, che vi sia un intervento deciso da parte dell'organo regionale, la cui presente lettera è anche inviata, onde evitare che la situazione degeneri a scapito dell'utenza, per i malumori che attraversano l'animo di molti dipendenti dell'azienda. Il prefetto, più volte interessato alla questione, è pregato d'intervenire con urgenza», conclude Angelozzi. Anche perchè la situazione sta degenerando e già sono partite le querele.