Donna travolta e uccisa da un treno merci ad Alba Adriatica

Ancora sconosciuta l’identità della vittima ripresa dalle telecamere dello scalo poco prima di morire

ALBA ADRIATICA. L’hanno ripresa le telecamere della stazione ferroviaria di Alba Adriatica nei suoi ultimi minuti di vita. Una quarantina d’anni, bionda, con un giubbotto grigio con cappuccio, la gonna e le calze nere. Erano le 23,35 di mercoledì notte. Poco dopo è stata investita da un treno merci, a pochi metri dalla stazione. Il macchinista del convoglio da 19 carri, che procedeva verso Nord, racconta di aver visto nel buio un ingombro sulla rotaia lato mare, di aver attivato il sistema rapido di frenata, ma inutilmente.

La donna stesa sulla rotaia a pochissimi metri dalla stazione, fra questa e il ponte di via della Maternità, è stata travolta dalla locomotrice, che si è arrestata a circa 800 metri dall’impatto. Che, nonostante fosse un treno merci, è stato violentissimo. Il corpo è stato straziato, tanto che è stato impossibile identificarla.

Il macchinista ha dato l’allarme e sono intervenuti gli agenti della polizia ferroviaria agli ordini di Patrizia Corvaglia e il personale del 118, che non ha potuto far altro che constatare il decesso. I resti della donna sono stati composti e portati nell’obitorio dell’ospedale di Sant’Omero, a disposizione del sostituto procuratore Silvia Scamurra, che sul decesso ha aperto un fascicolo. Si tratta innanzitutto di capire chi sia la donna, che fino a ieri sera è rimasta senza nome. I filmati sono stati fatti visionare ad alcuni frequentatori della stazione, fra cui i tassisti. Pare ci sia una somiglianza con una donna che vive a Tortoreto Alto, ma la Polfer sta ancora indagando su questa pista. Chiarita l’identità, si capirà se la sua morte è stato un incidente o se si tratti di suicidio. A questo riguardo possono essere utili anche i risultati delle analisi del sangue che chiariranno se era sotto l’effetto di droghe o alcol.

(ha collaborato

Luca Tomassoni)

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