Famiglia ustionata dalla stufetta ad alcol
Grave la madre che ha protetto la figlioletta uscita illesa, feriti ex marito e fratello
ALBA ADRIATICA. Tre ustionati in un rogo scoppiato in una casa di Alba Adriatica all'una e mezza di notte. La più grave è una madre di 27 anni, G.M., di origini albanesi ma da anni residente in Italia, che ha fatto scudo con il proprio corpo per riparare la figlioletta di pochi mesi dalle fiamme. Tutto è iniziato poco dopo l'1,30 della notte fra sabato e domenica, quando la donna è andata in camera da letto.
M.G, richiamata dal pianto della figlioletta, è andata appunto vicino alla culla e l'ha presa in braccio per cambiarla. L'ha adagiata sul letto, per sostituirle il pannolino, quando è entrato nella stanza il fratello, A.A. di 20 anni.
Il giovane ha inavvertitamente, ma con forza, urtato con il piede la stufetta che era, accesa, a terra. Una stufetta di vecchio tipo, alimentata ad alcol, utilizzata in questi giorni di grande freddo per riscaldare l'appartamento al primo piano della palazzina in via XXIV maggio ad Alba. Nell'urto la stufetta rossa ha fatto un volo, l'alcol si è rovesciato e si è incendiato, e ha investito in pieno la donna, che istintivamente ha fatto scudo con il proprio corpo per riparare la bambina, che per fortuna è rimasta illesa.
In una frazione di secondo i vestiti che indossava la donna sono andati a fuoco, soprattutto nella parte posteriore. L'urlo di dolore lanciato da G.M. ha richiamato anche l'ex marito, S.F., 32 anni, italiano. L'uomo è ancora in buoni rapporti con l'ex moglie e abita al piano superiore. Entrambi gli uomini, sia A.A. che S.F. si sono letteralmente buttati sopra M.G. per spegnere le fiamme, che rischiavano di avvolgerla completamente. Tanto che il fratello ha riportato lesioni al volto e al braccio sinistro di primo e secondo grado, il marito a una coscia e a un braccio, di secondo grado.
Subito dopo aver spento le fiamme hanno chiamato il 118. L'ambulanza è arrivata in pochi minuti e i tre sono stati trasportati all'ospedale di Giulianova. Subito è apparso evidente che la donna era in gravi condizioni, con ustioni di terzo grado, soprattutto sulla schiena e comunque su più del 20% della superficie del corpo. I medici del pronto soccorso dell'ospedale di Giulianova hanno dunque disposto il suo trasferimento, in ambulanza, al centro grandi ustionati del Sant'Eugenio. La donna è partita alle 3,45 alla volta dell'ospedale romano, dove è ricoverata in prognosi riservata. A.A. e S.F. sono invece stati medicati e dimessi.
Sull'episodio indagano i carabinieri della compagnia di Alba Adriatica. Allo stato dei fatti quanto acceduto viene ritenuto un incidente domestico, ma sono in corso ulteriori accertamenti per chiarire meglio la dinamica dei fatti.
M.G, richiamata dal pianto della figlioletta, è andata appunto vicino alla culla e l'ha presa in braccio per cambiarla. L'ha adagiata sul letto, per sostituirle il pannolino, quando è entrato nella stanza il fratello, A.A. di 20 anni.
Il giovane ha inavvertitamente, ma con forza, urtato con il piede la stufetta che era, accesa, a terra. Una stufetta di vecchio tipo, alimentata ad alcol, utilizzata in questi giorni di grande freddo per riscaldare l'appartamento al primo piano della palazzina in via XXIV maggio ad Alba. Nell'urto la stufetta rossa ha fatto un volo, l'alcol si è rovesciato e si è incendiato, e ha investito in pieno la donna, che istintivamente ha fatto scudo con il proprio corpo per riparare la bambina, che per fortuna è rimasta illesa.
In una frazione di secondo i vestiti che indossava la donna sono andati a fuoco, soprattutto nella parte posteriore. L'urlo di dolore lanciato da G.M. ha richiamato anche l'ex marito, S.F., 32 anni, italiano. L'uomo è ancora in buoni rapporti con l'ex moglie e abita al piano superiore. Entrambi gli uomini, sia A.A. che S.F. si sono letteralmente buttati sopra M.G. per spegnere le fiamme, che rischiavano di avvolgerla completamente. Tanto che il fratello ha riportato lesioni al volto e al braccio sinistro di primo e secondo grado, il marito a una coscia e a un braccio, di secondo grado.
Subito dopo aver spento le fiamme hanno chiamato il 118. L'ambulanza è arrivata in pochi minuti e i tre sono stati trasportati all'ospedale di Giulianova. Subito è apparso evidente che la donna era in gravi condizioni, con ustioni di terzo grado, soprattutto sulla schiena e comunque su più del 20% della superficie del corpo. I medici del pronto soccorso dell'ospedale di Giulianova hanno dunque disposto il suo trasferimento, in ambulanza, al centro grandi ustionati del Sant'Eugenio. La donna è partita alle 3,45 alla volta dell'ospedale romano, dove è ricoverata in prognosi riservata. A.A. e S.F. sono invece stati medicati e dimessi.
Sull'episodio indagano i carabinieri della compagnia di Alba Adriatica. Allo stato dei fatti quanto acceduto viene ritenuto un incidente domestico, ma sono in corso ulteriori accertamenti per chiarire meglio la dinamica dei fatti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA