TERAMO

Forestali con i cani antiveleno a caccia di esche avvelenate

Sopralluoghi in tutte le aree a rischio della provincia, dopo i ripetuti fenomeni di animali morti

TERAMO. Carabinieri forestali in cerca di esche avvelenate nelle aree maggiormente a rischio. Hanno quindi battuto a tappeto il territorio provinciale con l’ausilio dei cani antiveleno del Reparto carabinieri Parco Gran Sasso e Monti della Laga, effettuando una ventina di sopralluoghi.

L’azione nasce da un accurato studio retrospettivo sul fenomeno dell’uso dei bocconi e delle esche avvelenate sul territorio provinciale. Gli eventi, distribuiti in misura pressoché uniforme durante tutta l’annualità, sono correlabili ai tentativi di primazia sull’accesso alle aree venabili o a vocazione tartufigena, agli istituti faunistico-venatori e alla lotta alle specie di fauna selvatica ritenute nocive.

Molti dei casi risultano inoltre accaduti in aree urbane, facendo pertanto ricondurre il fenomeno a conflitti tra i cittadini, causati dalla paura o dal fastidio nei confronti di animali sia randagi che padronali. Fortunatamente nel corso delle perlustrazioni delle aree interessate non sono stati rinvenuti bocconi mentre è stata trovata una carcassa di volpe inviata all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise per gli accertamenti del caso. I forestali continueranno nelle attività di ricognizione anche nei prossimi mesi.