Full Mobili, 14 milioni di debiti scatta il concordato preventivo
La storica azienda di Martinsicuro chiude: tutto il patrimonio sarà venduto per pagare i creditori Ma un imprenditore marchigiano vuole affittare il capannone e salvare gli oltre 50 posti di lavoro
MARTINSICURO. Un’altra industria storica cade sotto i colpi di scure della crisi. Questa volta si tratta della Full Mobili di Martinsicuro, ammessa pochi giorni fa a una procedura di concordato preventivo con cessione dei beni.Si tratta di un’azienda specializzata nella produzione di mobili per ufficio e pareti attrezzate che da tempo è in difficoltà. Tant’è che ormai erano al lavoro solo 7-8 dipendenti per sbrigare le ultime commesse, il resto, 52 operai erano tutti i cassa integrazione ordinaria a zero ore.
Da qui la decisione della proprietà di fare domanda al tribunale per accedere al concordato preventivo. Nel decreto del tribunale si descrive la proposta, che prevede una cessione di beni per quasi 15 milioni di euro. In particolare il valore più cospicuo è degli immobili, fra cui il capannone in via dei Castani, per 12 milioni 743mila euro, a cui si sommano macchinari, crediti e materiale. Il ricavato della vendita, secondo le stime, dovrebbe consentire di soddisfare quasi integralmente il passivo.
I creditori privilegiati devono percepire 9 milioni 685mila euro, e in particolare i dipendenti vantano crediti per 839mila euro a cui si somma quasi un milione e mezzo di oneri previdenziali. Il loro crediti verrebbero totalmente soddisfatti. I creditori chirografari invece devono incassare 4 milioni 600mila euro e sarebbero quasi totalmente soddisfatti dal ricavato della vendita dei beni (con una percentuale che varia dal 91 all’85%). I creditori saranno chiamati a esprimersi sul piano approntato dal commissario giudiziale nell’apposita assemblea che si terrà il 29 settembre.
Attualmente dunque tutto il personale sarà messo in cassa integrazione straordinaria.
Ma c’è uno spiraglio che potrebbe salvare la Full Mobili da una fine che sembra ormai scritta. C’è un imprenditore marchigiano, che ha mobilifici nei dintorni di Pesaro e Macerata, che è interessato a stipulare un contratto d’affitto del capannone di via dei Castani a Martinsicuro, per spostarci parte della propria produzione. L’imprenditore ha già chiesto un incontro al commissario giudiziale per capire se è possibile una simile operazione.
Ovviamente in caso di affitto sarebbero salvi, almeno per il momento, anche i posti di lavoro. L’affitto del capannone sarebbe vigente fino a quando questo non sarà venduto. E non è detto che l’acquirente non possa essere lo stesso imprenditore. L’operazione è ancora tutta da definire e l’affitto certamente non ha i crismi della stabilità. Ma nel frattempo gli oltre 50 operai avrebbero una prospettiva occupazionale. Comunque, senza andare troppo oltre con le supposizioni, l’incontro fra le parti dovrebbe tenersi entro breve.
Ormai in provincia sono decine le aziende in concordato preventivo. Recentemente un’altra azienda storica, ma nel settore dell’abbigliamento, la Gieffe Moda di Sant’Egidio alla Vibrata - del gruppo Montefiore - è stata ammessa al concordato preventivo con cessione dei beni.
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