Gara di solidarietà rifatta in tre giorni la casa per i bimbi

Montepagano, imprenditori locali e associazione Brucare restaurano in tempi record il centro educativo per minori

ROSETO. Ristrutturato in tempi record il centro educativo per minori di Montepagano. L’edificio, di proprietà del Comune e affidato alla gestione della cooperativa sociale ‘Girasoli’, è stato rimesso a nuovo nel giro di pochi giorni grazie alla gara di solidarietà messa in atto da un gruppo di imprenditori locali, attivati dai soci dell’associazione ‘Brucare onlus’, i quali hanno reso possibile il progetto. L’effetto finale è molto simile a quello delle trasmissioni televisive americane che, nell’arco di una settimana lavorando giorno e notte, ricostruiscono e arredano una casa dopo averla rasa al suolo.

Più o meno la stessa cosa è avvenuta a Montepagano, dove decine di operai si sono alternati all’interno della struttura trasformandola completamente, ma senza demolirla. Il tutto in appena tre giorni e, soprattutto, senza costi per la collettività. Un miracolo, dunque, visto che il tutto è avvenuto durante il periodo di Natale. «Il vero miracolo» sottolinea Bruno Petrini, uno dei fondatori dell’associazione ‘Brucare onlus’, motore del progetto «è stato toccare con mano la disponibilità di molti imprenditori locali, i quali non hanno esitato a mettere a disposizione uomini, mezzi e materiale, nonostante il difficile momento, pur di donare un sorriso a dei bambini meno fortunati di altri». Così, qualcuno ha regalato mobili, altri porte e finestre, altri ancora materiale edile e mano d’opera, per ottenere il risultato finale: una casa molto più accogliente, sotto il profilo logistico, rispetto a quanto non lo fosse prima. «L’idea ci è venuta lavorando al nostro progetto», racconta Petrini «gran parte del quale è rivolto ai bambini, poi l’atmosfera del Natale ha fatto il resto». La Brucare onlus, di cui fanno parte anche Carlo De Lauretis e Renato Ragnoli, sta sviluppando un’intensa attività nel campo della didattica, diffondendo tra i bimbi le tradizioni contadine e, soprattutto, l’amore per l’ambiente. «Attraverso queste attività» prosegue De Lauretis «siamo venuti in contatto con il centro per minori di Montepagano e subito ci siamo sentiti in dovere di fare qualcosa per i piccoli ospiti della casa, partendo proprio dalla ristrutturazione dell’edificio». È partita così l’operazione restauro, che però ha avuto bisogno di una lunga fase preparatoria fatta di contatti e anche di qualche cortese rifiuto. «Se avessero potuto, tutti avrebbero contribuito», conclude Ragnoli “per questo noi ringraziamo non solo chi ha concretamente preso parte all’iniziativa, ma anche chi ci è stato vicino solo con il pensiero, nella speranza che tornino tempi migliori in modo che tutti abbiano la possibilità di regalare un sorriso a chi soffre davvero».

Federico Centola

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