«Gestione discutibile di D’Angelo» 

Il gruppo di opposizione: l’ente sapeva delle verifiche disposte dagli inquirenti

TERAMO. Il sequestro del Delfico scuote anche la politica. Dalla Provincia si leva la voce del gruppo consiliare di centrodestra “La forza del territorio”, che critica il presidente Camillo D'Angelo circa le recenti affermazioni sulla presunta inerzia post sisma di chi lo ha preceduto. «Non comprendiamo perché il presidente sente sempre il bisogno di sostenere che chi c’era prima di lui non ha fatto nulla, anche perché si tratta di un falso storico. Tutti i finanziamenti a disposizione sono il frutto del lavoro delle due precedenti consigliature. Solo i finanziamenti ottenuti grazie alla sinergia tra Provincia, commissario sisma e Regione, già guidata da Marsilio, ammontano a circa 120 milioni di euro», scrive il gruppo che entra anche nel merito dell'inchiesta: «È legittimo chiedersi se la Provincia fosse a conoscenza delle verifiche da parte degli inquirenti considerato che nei mesi passati ci sono stati sopralluoghi da parte di tecnici esterni incaricati da chi stava indagando. E pare quantomeno sorprendente che non se ne sia accorto nessuno e che questo non abbia causato nessuna preoccupazione in vista della riapertura dell’anno scolastico. Altro aspetto che crea una qualche inquietudine sulla gestione anche organizzativa dell’ente è che il commissario Guido Castelli, il 13 giugno scorso, ha scritto a tutti i soggetti attuatori dei finanziamenti sugli edifici scolastici e anche alla Provincia offrendo la disponibilità a conferire un supporto tecnico con qualificati professionisti proprio per accelerare le attività riguardanti gli investimenti sulla sicurezza delle scuole. Un’offerta che la Provincia di Teramo ha rifiutato. L’impressione è quella di un ente in solitaria, ma che al di là dei toni spesso muscolari e dei tanti progetti annunciati, abbia qualche problema sul piano della concretezza».
Il gruppo condivide la scelta di fare ricorso contro il sequestro auspicando anche «una forte iniziativa di confronto e sollecito nei confronti della struttura commissariale e di Invitalia, perché al piano per l’adeguamento sismico va conferito una netta accelerazione». Alla luce dell'emergenza scolastica e sociale, infine, i consiglieri di minoranza hanno convocato per giovedì la commissione di vigilanza dell'Ente per «valutare tutte le circostanze e rendere edotte le parti più provate dalla vicenda di tutto quanto sta accadendo».(v.m.)