«Gestione sbagliata dell’amianto nell’ex depuratore»

GIULIANOVA. «L’area dell’ex depuratore, fino a pochi mesi fa, era di proprietà della Ruzzo Reti, che aveva la competenza per le azioni di bonifica dell’amianto. Ma il 17 aprile 2024 il Comune ha...

GIULIANOVA. «L’area dell’ex depuratore, fino a pochi mesi fa, era di proprietà della Ruzzo Reti, che aveva la competenza per le azioni di bonifica dell’amianto. Ma il 17 aprile 2024 il Comune ha acquisito l’area, e sapeva che vi era presente l’eternit già nel 2022». A tornare sulla presenza dell’amianto nell’area dell’ex depuratore, dove a inizio settembre è stato sgomberato il gruppo anarchico del “Campetto Occupato”, è il gruppo Evoluzione Sostenibile, capeggiato dall’ex assessore Archimede Forcellese e dall’ex sindaco Francesco Mastromauro. «Alla luce di ciò, il sindaco Jwan Costantini aveva il dovere, in seguito all’acquisizione dell’area, di mettere in atto le azioni necessarie alla rimozione dell’amianto», si legge nella nota di Evoluzione Sostenibile, «secondo le modalità previste dalle normative vigenti. A rafforzare tale esigenza, avrebbero dovuto far sentire la propria voce anche il vice sindaco e assessore ai lavori pubblici Matteo Francioni e l’assessore all’ambiente Nausicaa Cameli. Purtroppo, i fatti hanno dimostrato come tali problematiche non siano state affrontate considerata la scelta di procedere, con un’azione di forza, alla parziale demolizione dei manufatti senza la preventiva bonifica dell’amianto».
Evoluzione Sostenibile sostiene anche che, se ci fosse stato ancora in giunta l’ex assessore Giampiero Di Candido, l’attuale amministrazione non avrebbe commesso «errori» nella gestione dell’ex depuratore. «L’ultimo paradosso è stato l’affidamento, con determina dirigenziale successiva alla parziale demolizione, datata 11 settembre, delle operazioni di rimozione e smaltimento delle lastre di eternit», conclude la nota, «è stata inanellata una sequenza di gravi errori, sui quali gli organi preposti faranno luce. In attesa di ciò, Evoluzione Sostenibile chiede che l’amministrazione Costantini convochi un’assemblea pubblica nel quartiere». (l.v.)