l'esplosione

Giulianova, scoppia bombola del gas, coniugi gravi

Moglie e marito finiscono in ospedale con ustioni sul 30% del corpo. Il primo a soccorrerli è stato il figlio. La donna in serata trasferita in ambulanza al centro grandi ustionati di Cesena

GIULIANOVA. Uno scoppio e poi le urla: è di due coniugi ustionati il bilancio di quello che è successo ieri sera vicino allo stadio di Giulianova, nel giardino di una villetta bifamiliare.

Tutta da ricostruire la dinamica dei fatti: secondo i vigili del fuoco è esplosa una bombola esterna del gas collegata ad un bruciatore e sistemata in una sorta di gazebo di ferro. Ci sarebbe stata una fiammata improvvisa, le cui cause fino a ieri sera non erano state ancora accertate, che ha colpito i coniugi che in quel momento si trovavano proprio nelle vicinanze della bombola. I due, dopo un primo intervento all’ospedale di Giulianova, sono stati trasportati al Mazzini di Teramo. Entrambi hanno riportato ustioni di secondo e terzo grado sul trenta per cento del corpo. La più grave è la donna L. P., 65 anni, che ha riportato ustioni al volto, alle mani, alle braccia e sull’addome. Per lei ieri sera i medici stavano valutando l’eventualità di un trasferimento in un centro specializzato fuori regione. Meno gravi le condizioni del marito E. B., 66 anni: l’uomo ha riportato ustioni di secondo e terzo grado alle mani e al volto. L’allarme è scattato immediatamente e in poco sul posto sono intervenuti le squadre dei vigili del fuoco di Teramo e Roseto, le ambulanze del 118 e le pattuglie dei carabinieri della compagnia di Giulianova. Il primo ad intervenire è stato il figlio della coppia che si trovava in casa. «Ho sentito uno scoppio, mi sono affacciato alla finestra e ho visto una fiammata», racconta, «ho subito soccorso mamma e papà e ho chiamato i soccorsi». I vigili del fuoco e l’ambulanza del 118 sono arrivati in pochissimi istanti. Le condizioni dei due, soprattutto quelle della donna, sono subito apparse molto gravi e per questo dopo un primo intervento al pronto soccorso dell’ospedale giuliese sono stati trasferiti al Mazzini. Non è la prima volta che nel Teramano si verificano episodi di questi genere. L’ultimo, in ordine di tempo, è avvenuto a settembre Castiglione Messer Raimondo. Una donna di 68 anni è finita in ospedale con ustioni sul 50 per cento del corpo dopo essere stata colpita dall'esplosione di un vecchio congelatore a colonna, che si trovava all'interno di una cantina-cucina della sua abitazione colonica. Resta il mistero su cosa abbia innescato l'esplosione e l'incendio di tre dei sei cassetti del frigo ma soprattutto come la donna sia stata colpita dalla fiammata che le ha provocato pesanti conseguenze al tronco, agli arti e al volto. Secondo i tecnici dei vigili del fuoco intervenuti sul posto, nella stanza adibita a cucina non c'era nessuno tantomento la casalinga e la porta del locale era chiusa a chiave. Ma il ritrovamento di una bombola del gas chiusa ma con il tubo tagliato, ha fatto pensare che il locale fosse saturato dal gas e che al momento dell'ingresso della donna nella stanza il gas avesse invaso tutta la cucina. Questa sera la donna è stata trasferita in ambulanza al centro grandi ustionati dell'ospedale di Cesena. (d.p.)

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