TORTORETO
Giusy si è svegliata dopo le coltellate
La 39enne barista di Villa Rosa è uscita dal coma farmacologico, domani in carcere l’udienza di convalida per l’ex
TORTORETO. Giusy si è svegliata. A meno di 24 ore dalle cinque coltellate sferrate dall’ex ora in carcere, la 39enne barista di Villa Rosa è uscita dal coma farmacologico anche se le sue condizioni restano gravi.
I medici della rianimazione ieri hanno svegliato la paziente e in breve tempo, nel primo pomeriggio, smaltita la sedazione, Giusy Montecchia è tornata vigile.D’altronde i traumi per la donna che venerdì è stata sottoposta in totale a otto ore di intervento prima ad opera dell’equipe di chirurgia generale, poi di quella di chirurgia toracica, sono tutti all’addome e al torace, non certo al cervello. La paziente ha anche ripreso a parlare, anche se per ora non racconta della terribile esperienza vissuta. E visto che le complicanze temute, cioè il pericolo di una peritonite, non si sono verificate, se il decorso sarà quello previsto, già entro 24 ore potrebbe essere dimessa dalla rianimazione e quindi essere trasferita in reparto. Per ora, comunque, i medici confermano la prognosi riservata.
Il risveglio di Giusy è l’epilogo più importante di una giornata che, sul fronte giudiziario, è stata scandita da un solo passaggio: ovvero la fissazione dell’udienza di convalida del fermo di Fabiano Cistola, il 34enne di Torano residente a Corropoli che venerdì mattina ha colpito con cinque fendenti la donna in un parcheggio di Tortoreto. Il pm Enrica Medori gli contesta il tentato omicidio e con questa accusa domani mattina l’uomo comparirà davanti al gip Marco Procaccini per l’udienza di convalida. Cistola è difeso dagli avvocati Gennaro Lettieri e Claudio Iaconi.
Fabiano e Giusy si erano lasciati venti giorni fa e in questo arco di tempo l’uomo aveva più volte cercato di tornare con la donna. Ma lei stanca del suo atteggiamento e delle sue scenate di gelosia aveva deciso di chiudere definitamente la relazione durata sette anni e così aveva posto fine alla convivenza. Ora viveva dagli zii, a Tortoreto, proprio davanti alla rotonda Monti sul lungomare Sirena. E proprio qui lui l’ha aspettata e venerdì mattina, dopo l’ennesimo litigio, l’ha accoltellata colpendola cinque volte al ventre e al torace con un coltello da cucina con una lama da 22 centimetri. Poi, quando dei passanti hanno cominciato ad urlare, è fuggito. È salito al volo sulla sua Bmw ed è scappato. Si è fermato poco dopo, davanti al Sayonara. Qui ha tentato di ferirsi al collo, non si sa se voleva uccidersi. Ma si sa che si è procurato un taglietto. Ha lasciato il coltello insanguinato sul muretto. In quel momento sono arrivati i militari della compagnia di Alba che lo hanno arrestato.
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