Gli zingari: «Basta, questo è razzismo»
Guarnieri: «Qualcuno utilizza il lutto per un piano politico».
ALBA ADRIATICA. La Federazione Romanì scrive al Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa e a una serie di istituzioni locali, dalla prefettura al sindaco di Alba. L’organizzazione dei rom dice che ormai si è superata la soglia del razzismo. Finora, scrive il presidente Nazzareno Guarnieri la Federazione «con senso di responsabilità, ha evitato contrapposizioni non necessarie per uscire senza ulteriori traumi da questa tragedia. Ma il folle “pogrom” contro le persone rom in atto ad Alba da diversi giorni è razzismo, è antiziganismo alla stato puro, e grazie al lavoro degli uomini delle forze dell’ordine se finora non è accaduta un’altra tragedia. Un pogrom in atto da diversi giorni nel silenzio assordante di società civile, politica e istituzioni».
L’attenzione di Guarnieri si concentra sulla politica «che predica bene e razzola male e che cerca il consenso attraverso un piano eversivo destabilizzante, che ha utilizzato un momento di grave lutto per destabilizzare l’ordine pubblico. Quella politica convinta di essere al di sopra della legge ed esente dal rispetto della legalità valida per tutti e per ciascuno». La Federazione fa notare che ha subito condannato gli autori dell’omicidio di Alba chiedendo una sentenza esemplare. «Ma adesso», aggiunge Guarnieri, «abbiamo il dovere morale di informare l’opinione pubblica, le istituzioni nazionali ed europee, e intervenire per fermare la gravissima persecuzione razziale contro persone rom colpevoli solo di essere rom».
L’attenzione di Guarnieri si concentra sulla politica «che predica bene e razzola male e che cerca il consenso attraverso un piano eversivo destabilizzante, che ha utilizzato un momento di grave lutto per destabilizzare l’ordine pubblico. Quella politica convinta di essere al di sopra della legge ed esente dal rispetto della legalità valida per tutti e per ciascuno». La Federazione fa notare che ha subito condannato gli autori dell’omicidio di Alba chiedendo una sentenza esemplare. «Ma adesso», aggiunge Guarnieri, «abbiamo il dovere morale di informare l’opinione pubblica, le istituzioni nazionali ed europee, e intervenire per fermare la gravissima persecuzione razziale contro persone rom colpevoli solo di essere rom».