Gran Sasso in rosa, è scontro istituzionale
D’Angelo (Provincia): «Non invitati al tavolo regionale». Marsilio: «Mediazione tra gli enti protagonisti»
TERAMO. L’impegno preso dal presidente della Regione Marco Marsilio a mediare tra i vari enti interessati sulla questione dell’illuminazione del Gran Sasso in occasione dell’arrivo a Pietracamela del Giro d’Italia fa discutere. Il punto controverso è relativo alle amministrazioni da coinvolgere nella riunione annunciata dal governatore. Per il presidente della Provincia Camillo D’Angelo, che insieme ad altri rappresentanti delle istituzioni locali ha contestato la decisione dei vertici del parco Gran Sasso-Laga di non concedere il via libera all’illuminazione di rosa del paretone, si tratta di un’iniziativa lodevole. A fargli storcere il naso è però il fatto che l’amministrazione provinciale e il Comune di Pietracamela non siano stati citati tra gli invitati all’incontro. «L’auspicio è che sia stata una mera svista dovuta alla necessità di intervenire celermente per risolvere la questione», evidenzia D’Angelo, «reputo indispensabile il coinvolgimento dei protagonisti di questa vicenda al tavolo, perché solo con la presenza di tutte le parti coinvolte sarà possibile giungere a una soluzione immediata».
Marsilio chiarisce subito. «La mia preoccupazione non era quella di fare l’appello dei convocati, ma di chiamare al più presto le parti più direttamente interessate», fa notare, «che sono il Comune di Isola, titolare della domanda per illuminare la cima del Gran Sasso e il Parco che ha respinto la domanda, oltre al Gal che avrebbe finanziato l’iniziativa». Il governatore ribadisce lo scopo della riunione. «Il mio obiettivo era di sapere da loro se ci fosse una disponibilità alla mediazione», afferma, «raccolta questa disponibilità ho annunciato che farò un tavolo». Marsilio non risparmia una bacchettata a D’Angelo. «Non vorrei che qualcuno fosse più interessato a manifestare il suo protagonismo e la sua presenza piuttosto che guardare al cuore del problema e a risolverlo», afferma, «mi dispiacciono queste prese di posizione a mezzo stampa: se proprio fosse esistito qualche dubbio, sarebbe bastata una telefonata al sottoscritto per fugarlo». Il governatore si dice certo che anche la Provincia contribuirà alla riuscita dell’evento. (g.d.m.)
Marsilio chiarisce subito. «La mia preoccupazione non era quella di fare l’appello dei convocati, ma di chiamare al più presto le parti più direttamente interessate», fa notare, «che sono il Comune di Isola, titolare della domanda per illuminare la cima del Gran Sasso e il Parco che ha respinto la domanda, oltre al Gal che avrebbe finanziato l’iniziativa». Il governatore ribadisce lo scopo della riunione. «Il mio obiettivo era di sapere da loro se ci fosse una disponibilità alla mediazione», afferma, «raccolta questa disponibilità ho annunciato che farò un tavolo». Marsilio non risparmia una bacchettata a D’Angelo. «Non vorrei che qualcuno fosse più interessato a manifestare il suo protagonismo e la sua presenza piuttosto che guardare al cuore del problema e a risolverlo», afferma, «mi dispiacciono queste prese di posizione a mezzo stampa: se proprio fosse esistito qualche dubbio, sarebbe bastata una telefonata al sottoscritto per fugarlo». Il governatore si dice certo che anche la Provincia contribuirà alla riuscita dell’evento. (g.d.m.)