Gran Sasso: «Progetto segreto per captare l’acqua più in alto»
L’Osservatorio rivela: «Lo ha presentato in Regione il consulente di Infn e Strada dei Parchi». E accusa: «Non capiamo tanta segretezza. Il 13 assemblea pubblica per decidere nuove proteste»
TERAMO. C’è una bozza di progetto per la messa in sicurezza del Gran Sasso. E’ quanto risulta all’Osservatorio sull’acqua del Gran Sasso che dispone solo di informazioni frammentarie. Da quanto dicono i rappresentanti delle associazioni che prendono parte all’Osservatorio prima di Natale in una riunione della commissione regionale sull’emergenza Gran Sasso Roberto Guercio, ora consulente dell’Istituto di fisica nucleare e di Strada dei Parchi – in passato è stato consulente del commissario Balducci nel precedente piano di messa in sicurezza – ha presentato una bozza di progetto.
«Sembra ci sia l’intenzione di prendere l’acqua, sempre dall’acquifero del Gran sasso, ma da un’altra parte, più in alto, anticipando le interferenze (cioè Laboratori e A24, ndr)», esordisce Dante Caserta dell’Osservatorio, «di più non si sa. Peraltro il sito della Regione non riporta un verbale aggiornato sull’attività della commissione». Gli interrogativi delle associazioni, a questo punto, sono tanti. E’ una soluzione in grado di garantire realmente la sicurezza dell’acqua? I 700 metri cubi al secondo attualmente captati dai punti di prelievo più in basso, che servono più che altro a ridurre la pressione sul Laboratorio, che fine faranno? Verranno messi a scarico con il rischio, in caso di sversamento, di inquinare i fiumi? Insomma, proprio perchè non si conosce, i dubbi sul progetto sono tanti.
Ma uno ha la priorità su tutti. «Guercio è consulente di Infn e Strada dei parchi», obietta Caserta, «come mai la Regione non gli ha affiancato un tecnico super partes, che rappresenti l’intero territorio e gli interessi di 700mila cittadini abruzzesi? Non comprendiamo poi le ragioni di tanta segretezza, anzi, in casi come questo servirebbe più trasparenza».
Proprio per cercare di capirci qualcosa, l’Osservatorio il 15 dicembre ha presentato una richiesta di accesso agli atti. «Non abbiamo avuto nessuna risposta finora», precisa Massimo Fraticelli dell’Osservatorio, «tutto è avvolto nel massimo riserbo. Peraltro non è stata consegnata nemmeno una copia della bozza ai partecipanti alla commissione. Sappiamo che i rappresentati dei Comuni di Isola e Castelli, che fanno parte della commissione, sono disorientati perchè non è stato chiarito come si attuerà la messa in sicurezza. Tutto questo genera confusione e basta».
Per fare il punto sulla situazione che – sottolineano all’Osservatorio – da mesi non presenta sostanziali novità, è stata convocata un’assemblea pubblica. «Si svolgerà sabato 13 alle 16,30 nella sede di Officine Indipendenti», spiega Giorgio Giannella del circolo Arci, «gli stessi attori della manifestazione di novembre discuteranno sui prossimi passi da compiere». L’obiettivo primario, precisano Caserta e Fraticelli, è fare la massima chiarezza sulla situazione della messa in sicurezza, a costo anche di organizzare una nuova manifestazione, se servirà. Coinvolgendo anche i sindaci.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
«Sembra ci sia l’intenzione di prendere l’acqua, sempre dall’acquifero del Gran sasso, ma da un’altra parte, più in alto, anticipando le interferenze (cioè Laboratori e A24, ndr)», esordisce Dante Caserta dell’Osservatorio, «di più non si sa. Peraltro il sito della Regione non riporta un verbale aggiornato sull’attività della commissione». Gli interrogativi delle associazioni, a questo punto, sono tanti. E’ una soluzione in grado di garantire realmente la sicurezza dell’acqua? I 700 metri cubi al secondo attualmente captati dai punti di prelievo più in basso, che servono più che altro a ridurre la pressione sul Laboratorio, che fine faranno? Verranno messi a scarico con il rischio, in caso di sversamento, di inquinare i fiumi? Insomma, proprio perchè non si conosce, i dubbi sul progetto sono tanti.
Ma uno ha la priorità su tutti. «Guercio è consulente di Infn e Strada dei parchi», obietta Caserta, «come mai la Regione non gli ha affiancato un tecnico super partes, che rappresenti l’intero territorio e gli interessi di 700mila cittadini abruzzesi? Non comprendiamo poi le ragioni di tanta segretezza, anzi, in casi come questo servirebbe più trasparenza».
Proprio per cercare di capirci qualcosa, l’Osservatorio il 15 dicembre ha presentato una richiesta di accesso agli atti. «Non abbiamo avuto nessuna risposta finora», precisa Massimo Fraticelli dell’Osservatorio, «tutto è avvolto nel massimo riserbo. Peraltro non è stata consegnata nemmeno una copia della bozza ai partecipanti alla commissione. Sappiamo che i rappresentati dei Comuni di Isola e Castelli, che fanno parte della commissione, sono disorientati perchè non è stato chiarito come si attuerà la messa in sicurezza. Tutto questo genera confusione e basta».
Per fare il punto sulla situazione che – sottolineano all’Osservatorio – da mesi non presenta sostanziali novità, è stata convocata un’assemblea pubblica. «Si svolgerà sabato 13 alle 16,30 nella sede di Officine Indipendenti», spiega Giorgio Giannella del circolo Arci, «gli stessi attori della manifestazione di novembre discuteranno sui prossimi passi da compiere». L’obiettivo primario, precisano Caserta e Fraticelli, è fare la massima chiarezza sulla situazione della messa in sicurezza, a costo anche di organizzare una nuova manifestazione, se servirà. Coinvolgendo anche i sindaci.
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