il caso urologia
I pazienti in attesa vanno via dal reparto senza Vicentini
TERAMO. Impasse-urologia: primi effetti della cacciata del primario-docente Carlo Vicentini. Il blocco parziale degli interventi, quelli di chirurgia maggiore che venivano eseguiti direttamente da...
TERAMO. Impasse-urologia: primi effetti della cacciata del primario-docente Carlo Vicentini. Il blocco parziale degli interventi, quelli di chirurgia maggiore che venivano eseguiti direttamente da Vicentini, sta portando una serie di disagi per i pazienti, che da un giorno all’altro si ritrovano senza nessuno che li opera. E ieri un paziente che doveva essere operato a stretto giro per un tumore al rene è andato in reparto, ha chiesto le lastre, ha ringraziato tutti per la cortesia e la professionalità mostrate fino ad allora e ha annunciato che andrà a farsi operare all’Aquila. La decisione adottata dalla Asl ufficialmente perchè il reparto a direzione universitaria aveva troppa mobilità passiva, paradossalmente crea ulteriore mobilità passiva.
In questo discorso se ne incardina un altro, strettamente correlato. La Asl ha disposto all’inizio della settimana anche l’allontanamento materiale di Vicentini, comunicando al reparto e alle sale operatorie che il docente universitario non può più operare negando la possibilità, peraltro, almeno di eseguire gli interventi in programma.
Ma adesso il reparto è senza responsabile. Il vicario di Vicentini, Paolo Galassi, ha rifiutato l’incarico e così il giorno dopo anche Vincenzo Cipolletti. Adesso pare però che la Asl sia tornata alla carica con Galassi, ribadendo che essendo stato nominato a inizio dell’anno come sostituto di Vicentini, ora non si può tirare indietro. Non si sa quale saràa questo punto la decisione dell’urologo, che mantiene il più stretto riserbo, ma che a strettissimo giro comunicherà la propria decisione alla Asl. Qualora Galassi dicesse un secondo no, la Asl avrebbe due strade. Rivolgersi a un chirurgo interno all’azienda, ad esempio al capo del dipartimento chirurgico Riccardo Lucantoni perchè assuma la responsabilità del reparto fino a quando non sarà espletato il concorso bandito nei giorni scorsi oppure cercare in altre Asl primari “a scavalco” che vengano a operare a Teramo un paio di volte a settimana. (a.f.)
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