I sindaci si difendono: il mare è pulito
Gli amministratori di Giulianova, Alba e PIneto oppongono i risultati delle analisi dell’Arta a quelli di Legambiente
GIULIANOVA. Dopo i dati negativi emessi da Goletta Verde, l'imbarcazione di Legambiente che monitora la qualità del mare, i Comuni teramani sott’accusa rispondono e cercano di evidenziare come la situazione sia sotto controllo. L'assessore al demanio e turismo di Giulianova Archimedere Forcellese, ad esempio, afferma come le criticità evidenziate da Legambiente siano uno stimolo per migliorare e porre maggiore attenzione ai canali di scarico a mare, in prossimità di uno dei quali (via Quarnaro) si è registrata una presenza di batteri nocivi superiore a quella rilevata già nel 2012.
«Rispetto il lavoro dei biologi di Legambiente, ma la situazione è molto diversa, risultando la buona salute delle nostre acque di balneazione», sostiene Forcellese, «In ogni caso i risultati di Goletta Verde ci spronano ad un'analisi ancora più approfondita della questione. E pertanto aumenteremo la nostra attenzione sui canali a mare con particolare riferimento a quello in prossimità del porto, ma torniamo a chiedere agli organi sovracomunali un'analoga attenzione sui fiumi perché il turismo è la nostra risorsa fondamentale», aggiunge Forcellese in riferimento alla precaria situazione dei fiumi Tordino e Salinello. Sulla vicenda interviene anche Progresso Giuliese, che invita Forcellese, il sindaco Francesco Mastromauro ed il vice Gabriele Filipponi a dimettersi, rei di non aver ancora risolto, dopo anni, il problema relativo i canali di scolo: «Quali interventi urgenti intende proporre l'amministrazione per superare questa grave situazione dello stato di salute del mare, tenendo conto che da anni si parla dei problemi inerenti i canali a mare?».
Piove sul bagnato alla foce del torrente Vibrata, per la seconda volta in pochi giorni accusata di essere inquinata, dopo la vicenda della bimba colpita da gastroenterite a seguito di un bagno in mare. Secondo le analisi di Goletta Verde, infatti, anche il campione di acqua prelevato dinanzi allo sbocco in mare del Vibrata, sarebbe “fortemente inquinato”. Notizia diametralmente opposta a quella che solo il 27 giugno l’amministrazione comunale aveva reso noto a seguito delle analisi dell’Arta, le quali escludevano criticità per la balneazione nel mare albense. Per cui il sindaco di Alba Tonia Piccioni, che è anche assessore all’ambiente e al turismo, ha fatto un commento cauto, confermando gran parte di quanto detto il 27 giugno: «Stiamo monitorando con attenzione la depurazione dell’acqua del torrente, anche per controllare l’efficacia del delicato trattamento biochimico anti-inquinamento che stiamo effettuando insieme a Provincia e associazioni turistiche: per ora, stando ai dati delle analisi dell’Arta di metà giugno, non ci risultano inquinamento o situazioni di criticità. Per avere un quadro aggiornato, attendiamo quindi i risultati di prelievi più recenti da parte dell’Arta e a questo punto maggiori dettagli sulle analisi di Legambiente».
Secondo i rilevamenti compiuti il 21 giugno da Goletta Verde, anche la foce del e Calvano a Pineto appare gravemente inquinata. Non si fa attendere la risposta dell'assessore all'ambiente Nerina Alonzo : «Il mare di Pineto è balneabile e smentisco i dati diffusi da Legambiente secondo la quale i valori rilevati nelle acque del torrente Calvano sarebbero sopra la media.Niente di più falso. Dai dati ufficiali dell’Arta e da quelli rilevati da alcuni laboratori accreditati a cui abbiamo chiesto un ulteriore riscontro anche nel Calvano c’è la balneabilità. Lavoriamo da tempo con una serie di azioni di controllo ed esiste un rapporto continuativo tra Asl, Arta, Ruzzo e Comune per un lavoro silenzioso a tutela della salute di residenti e turisti. Ci uniamo pertanto alla battaglia madre promossa da Legambiente, ma ad oggi ribadiamo che è tutto in regola e che il mare pinetese è completamente balneabile». Si registrano però proteste dei cittadini che nei pressi della foce del torrente segnalano un ristagno di acqua che favorisce il proliferare di insetti e il cattivo odore. Inoltre nell'alveo del fiume sono ancora presenti rifiuti di vario genere come ombrelloni e barche trasportate dalla corrente dell'ultima alluvione. (s.p-l.t.-d.f.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA