I vongolari pronti a fermarsi per tutto il mese di novembre 

Si tratterebbe di uno stop volontario, deciderà un’assemblea del consorzio Cogevo prevista sabato Il presidente Squeo: «L’obiettivo è garantire quantità e qualità del prodotto per le feste natalizie»

GIULIANOVA. Concluso il fermo tecnico e obbligatorio per le vongolare previsto fino al 31 ottobre, si profila la possibilità di un ulteriore fermo volontario per tutto il mese di novembre per la tutela del mare e del prodotto ittico. A dirlo è Walter Squeo, presidente della cooperativa "Mare Blu" e membro del Cogevo (Consorzio per la gestione e la tutela della pesca dei molluschi bivalvi), precisando però che l'ulteriore fermo per un altro mese sarà deciso in una prossima assemblea del Cogevo, insieme alla Capitaneria di porto, sabato prossimo a Roseto, nel Palazzo del Mare.
«Noi pescatori siamo d’accordo con questo fermo», spiega Squeo, «perché teniamo alla qualità del prodotto, del mare, e anche ai consumi di cittadini e turisti». Nonostante il fermo, i pescatori tengono d’occhio la qualità del mare e del prodotto grazie a uscite settimanali della vongolara di Valentino Cappelletti, consigliere del Cogevo. «Il nostro consigliere Cappelletti, ogni settimana», aggiunge Squeo, «accompagna con la sua barca gli operatori della Asl per monitorare il mare e il prodotto. Si fanno dei campionamenti in zone prestabilite dalla Asl, ad esempio davanti alle foci dei fiumi, per capire la salubrità e la qualità del prodotto. È un valore aggiunto per noi e per i turisti. Ringrazio Cappelletti e gli altri giovani che hanno a cuore il futuro del nostro mare». Dunque, se effettivamente ci sarà un ulteriore mese di fermo, la pesca delle vongole riprenderà il primo dicembre. «Avremo così un prodotto eccellente», precisa Squeo, «anche in vista delle festività natalizie».
Un altro aspetto importante per la qualità del mare e dei suoi prodotti è il controllo dei fiumi, che secondo Squeo non deve passare in secondo piano. «Soprattutto nel periodo di fermo pesca», conclude il marittimo, «è fondamentale monitorare lo stato dei fiumi, dal Vomano al Tordino, dal Salinello al Vibrata. È importante poi la depurazione dei fiumi, anche perché l’escherichia coli, batterio molto diffuso, ma non sempre pericoloso per l’uomo, che si può trovare negli alimenti, è sempre più in aumento. Le autorità competenti dovrebbero garantire il monitoraggio dei fiumi, soprattutto in questo periodo».
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