Il bagnino pulisce i vetri del lido, maxi multa da mille euro a Roseto
La guardia costiera lo trova a fare l’inserviente dello chalet invece di vigilare sui bagnanti: scatta la sanzione
ROSETO. Quando sono arrivati gli uomini della guardia costiera di Roseto, per un normale controllo, hanno trovato la torretta vuota e il bagnino intento a pulire i vetri dello stabilimento di Cologna Spiaggia in cui presta servizio come assistente ai bagnanti. Per questo motivo il giovane dovrà pagare di tasca propria i 1032 euro che rappresentano l’importo della multa prevista in questi casi. Sì, perché solo in due occasioni è il bagnino a rispondere in prima persona in caso di inadempienza alle norme vigenti: una è non indossare la maglietta, indispensabile per il suo riconoscimento; l’altra è appunto l’abbandono del posto di controllo. Inevitabile, dunque, per gli uomini dell’ufficio marittimo di Roseto, agli ordini del maresciallo capo di 1ª classe Domenico Perruni, applicare la sanzione amministrativa.
«Il compito esclusivo dell’assistente bagnante, il cosiddetto bagnino, è di controllare il tratto di mare e la spiaggia della concessione in cui presta servizio; non può fare altro», spiega il tenente di vascello Sandro Pezzuto, comandante dell’ufficio circondariale marittimo di Giulianova, da cui dipende anche Roseto, «durante il normale turno; pertanto, non è regolare che si distragga perché impegnato in attività diverse da quelle previste dal suo ruolo. Addirittura non sono ammesse neppure distrazioni mentali, in quanto potrebbero rallentarne la reazione nel caso di necessità».
Una consegna ben precisa, quindi, per consentire al bagnino di svolgere il proprio compito di controllo nella maniera più puntuale e con la massima attenzione. Un ruolo che però stride con la vecchia figura del bagnino tuttofare di qualche anno fa, in genere ricoperta da un giovane utilizzato dai titolari degli chalet anche per aprire e chiudere gli ombrelloni, pulire la spiaggia al termine della giornata e, in qualche caso, anche per dare una mano al bar. Completamente diverso oggi intraprendere l’attività di bagnino, per accedere alla quale è indispensabile superare un esame in cui è prevista anche la conoscenza delle manovre di primo soccorso.
«Quest’anno l’esame è stato particolarmente selettivo», spiega infatti il comandante Pezzuto, «tanto che sono stati abilitati al ruolo di assistente bagnante circa 300 candidati su un numero molto superiore. Non bisogna dimenticare che il bagnino è il primo anello della catena del soccorso in mare, pertanto dalla rapidità della sua reazione in caso di emergenza dipende l’altrettanto tempestivo intervento dei nostri mezzi e di quelli sanitari, aumentando così le possibilità di salvare vite umane».
A Roseto dal 1998 si è costituito un gruppo di giovani, la Omnia turismo, che ha rivoluzionato la figura dell’assistente bagnante rendendola molto più professionale e, soprattutto, evitando che l’operatore sia utilizzato per scopi differenti dal controllo in mare e sulla spiaggia, a tutto vantaggio della sicurezza dei turisti. Ma negli ultimi tempi si sta tornando verso il bagnino tuttofare in nome del risparmio.
Federico Centola
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