Il concorso, la carica dei tremila per 56 posti all'Asl di Teramo
Al Palasport di Pesaro la prova preselettiva del concorso da operatore socio sanitario nell’azienda teramana
TERAMO. E’ uno dei concorsi più complessi, visto il numero di partecipanti, che ha mai bandito un ente abruzzese. In 2.954 (i cadidati erano 6.322) si sono presentati al Palasport di Pesaro per sostenere le prove preselettive del concorso per 56 posti di operatore socio sanitario (Oss) alla Asl di Teramo.
I candidati dalle 10 dopo aver superato i controlli per l’identificazione sono stati fatti entrare all’interno dell’Adriatic Arena, scelta dalla Asl perché una delle poche in grado di contenere tante persone, e sedere sugli spalti. A loro è stata data una tavoletta per facilitare la compilazione del foglio con 30 domande a risposta multipla, tutte su argomenti inerenti il lavoro di Oss. I candidati hanno 40 minuti per rispondere e riconsegnare i fogli.
Il servizio di vigilanza è imponente: al palasport una cinquantina di operatori della Asl, compreso il personale di vigilanza, a cui si sommano quelli dell’azienda che è stata incaricata di organizzare lo svolgimento della prova, compresa la correzione dei test che sarà fatta elettronicamente. All’interno della struttura presente ovviamente la commissione esaminatrice (presidente Francesco Santarelli, dirigente del personale, Marilena Galliè e Elsa Rastelli, due Oss). Ci sono anche il direttore generale Roberto Fagnano e quello amministrativo Maurizio Di Giosia, che però resteranno fuori. Quest’ultimo spiega che la correzione avverrà nel giro di poche ore e subito verrà stilata la graduatoria con coloro che avranno ottenuto fino al 250° punteggio. Questo significa che probabilmente sono ammessi alle altre due prove, scritta e orale, più di 250 candidati, visto che ci possono essere casi con gli stessi punteggi.
«Questo concorso è importante in quanto noi oggi ci avvaliamo di circa 80 Oss a tempo determinato o tramite agenzia di lavoro interinale», spiega Fagnano, «ma abbiamo assolutamente bisogno di ridurre la spesa per i contratti a tempo determinato. La Asl di Teramo nel 2017 non deve superare a 4 milioni di euro e attualmente la spesa è di 10 milioni. Finora ci siamo assunti la responsabilità di sforare, ma il quadro normativo ora è assolutamente perentorio». Eliminare dalla spesa del tempo determinato una settantina di contratti è basilare, anche se il tempo stringe. «Speriamo di ultimare le prove entro febbraio», aggiunge Fagnano, «d’altronde noi prima abbiamo dovuto fare la mobilità da altre Asl, incappando peraltro in un cambio di normativa per cui l’ente di provenienza ha dovuto dare l’assenso, allungando di molto i tempi». Alla fine con la mobilità sono stati assunti 30 Oss.
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