Il padre va dai carabinieri: ecco mio figlio
Finisce a Pomezia la fuga durata 14 giorni. Il piccolo sta bene, è in un centro a Giulianova
VALLE CASTELLANA. Si è presentanto ieri mattina nella casema dei carabinieri di Pomezia, con il figlioletto in braccio. "Sono io l'uomo che state cercando da due settimanae", pare abbia detto al piantone. E' finita così l'avventura del giovane padre di Valle Castellana.
Il 29enne Y.D'A. il 10 marzo è fuggito dal paese dove vive con i genitori e scomparso nel nulla col figlio di tre anni. Che ieri mattina è apparso in buone condizioni di salute ai carabinieri.
Il giovane è stato trattenuto per tutta la giornata in caserma: i carabinieri hanno voluto capire che cosa sia accaduto in questi 14 giorni. Y.D'A., denuciato a piede libero per sottrazione di minore, era assistito dal suo legale, Felice Franchi. Con ogni probabilità oggi il giovane padre tornerà a casa dei propri genitori a Valle Castellana. E probabilmente domani o martedì sarà interrogato dalla procura di Ascoli, dai sostituti Carmine Pirozzoli e Umberto Monti.
Il piccolo M., però non è tornato a Valle Castellana. Il bambino è stato affidato alle assistenti sociali della Comunità montana della Laga, che svolgono il servizio per il Comune di Valle Castellana. Sarà affidato alle cure di un istituto di accoglienza per minori, il "Castorani" di Giulianova, in attesa che venga presa una decisione sul suo destino. Se sarà riconsegnato subito alla madre lo deciderà lo stesso tribunale dei minorenni, al quale rispondono adesso i servizi sociali. Probabilmente resterà qui per qualche giorno. Il tempo perchè la battaglia legale fra i genitori si definisca.
La fuga di Y.D'A. è scaturita infatti da una causa intentata dalla madre del piccolo, la cantate di Corfù Eva Elisabeth Lazzari, che si è appellata alla convenzione dell'Aja per riavere il figlio. I due genitori vivevano insieme nell'isola di Corfù: una convivenza diventata via via sempre più difficile fino a quando Y.D'A. con il figlio che allora aveva 9 mesi, tornò in Italia. La donna ha raccontato di aver denunciato la prima sparizione del piccolo fino ad ottenere, qualche mese fa, non l'affido ma un ordine di rimpatrio in Grecia. Da allora il giovane padre è fuggito con il bambino. Il tribunale dei minori di Ancona - competente per territorio visto che Valle Castellana ricade nel distretto giuridico di Ascoli - dopo aver accertato quella che definisce «l'illecita sottrazione del minore» ha disposto dunque l'ordine di rimpatrio in Grecia e la restituzione del bimbo alla madre. Il tribunale, il 24 febbraio, aveva intimato al padre di riportare il piccolo entro 15 giorni dalla notifica del provvedimento. Allo scadere dei termini, il 10 marzo, il padre ha preso il piccolo M. ed è sparito. L'obiettivo era evidentemente far trascorrere del tempo in attesa della decisione della Corte d'Appello a cui l'uomo ha fatto ricorso e che è attesa a giorni. Una manovra dilatoria per evitare che il bimbo finisse in un Paese straniero. E probabilmente ora il piccolo sarà ospitato al "Castorani" fino a quando non si pronunceranno i giudici: se sarà riconsegnato subito alla madre lo deciderà lo stesso tribunale dei minori, al quale rispondono i servizi sociali.
Intanto la prossima settimana i due sostituti chiariranno meglio che cosa è accaduto nei 14 giorni in cui padre e figlio sono spariti. I carabinieri li hanno cercati a lungo. All'inizio si pensava il ragazzo si fosse rifugiato da parenti e amici in Svizzera e in Germania e con l'Interpol sono stati fatti controlli approfonditi. Esclusa questa pista, venerdì i carabinieri di Ascoli e Teramo hanno perquisito la casa dei nonni a Valle Castellana, di una zia di Acquasanta e di alcuni amici nel Teramano: sono state controllate 8 case, senza trovarli.
Certamente padre e figlio hanno trovato ospitalità a casa di qualcuno. Nascondersi con un bambino così piccolo non è facile. Un bimbo a tre anni ha bisogno di continue attenzioni e sopratutto non passa inosservato.
Il 29enne Y.D'A. il 10 marzo è fuggito dal paese dove vive con i genitori e scomparso nel nulla col figlio di tre anni. Che ieri mattina è apparso in buone condizioni di salute ai carabinieri.
Il giovane è stato trattenuto per tutta la giornata in caserma: i carabinieri hanno voluto capire che cosa sia accaduto in questi 14 giorni. Y.D'A., denuciato a piede libero per sottrazione di minore, era assistito dal suo legale, Felice Franchi. Con ogni probabilità oggi il giovane padre tornerà a casa dei propri genitori a Valle Castellana. E probabilmente domani o martedì sarà interrogato dalla procura di Ascoli, dai sostituti Carmine Pirozzoli e Umberto Monti.
Il piccolo M., però non è tornato a Valle Castellana. Il bambino è stato affidato alle assistenti sociali della Comunità montana della Laga, che svolgono il servizio per il Comune di Valle Castellana. Sarà affidato alle cure di un istituto di accoglienza per minori, il "Castorani" di Giulianova, in attesa che venga presa una decisione sul suo destino. Se sarà riconsegnato subito alla madre lo deciderà lo stesso tribunale dei minorenni, al quale rispondono adesso i servizi sociali. Probabilmente resterà qui per qualche giorno. Il tempo perchè la battaglia legale fra i genitori si definisca.
La fuga di Y.D'A. è scaturita infatti da una causa intentata dalla madre del piccolo, la cantate di Corfù Eva Elisabeth Lazzari, che si è appellata alla convenzione dell'Aja per riavere il figlio. I due genitori vivevano insieme nell'isola di Corfù: una convivenza diventata via via sempre più difficile fino a quando Y.D'A. con il figlio che allora aveva 9 mesi, tornò in Italia. La donna ha raccontato di aver denunciato la prima sparizione del piccolo fino ad ottenere, qualche mese fa, non l'affido ma un ordine di rimpatrio in Grecia. Da allora il giovane padre è fuggito con il bambino. Il tribunale dei minori di Ancona - competente per territorio visto che Valle Castellana ricade nel distretto giuridico di Ascoli - dopo aver accertato quella che definisce «l'illecita sottrazione del minore» ha disposto dunque l'ordine di rimpatrio in Grecia e la restituzione del bimbo alla madre. Il tribunale, il 24 febbraio, aveva intimato al padre di riportare il piccolo entro 15 giorni dalla notifica del provvedimento. Allo scadere dei termini, il 10 marzo, il padre ha preso il piccolo M. ed è sparito. L'obiettivo era evidentemente far trascorrere del tempo in attesa della decisione della Corte d'Appello a cui l'uomo ha fatto ricorso e che è attesa a giorni. Una manovra dilatoria per evitare che il bimbo finisse in un Paese straniero. E probabilmente ora il piccolo sarà ospitato al "Castorani" fino a quando non si pronunceranno i giudici: se sarà riconsegnato subito alla madre lo deciderà lo stesso tribunale dei minori, al quale rispondono i servizi sociali.
Intanto la prossima settimana i due sostituti chiariranno meglio che cosa è accaduto nei 14 giorni in cui padre e figlio sono spariti. I carabinieri li hanno cercati a lungo. All'inizio si pensava il ragazzo si fosse rifugiato da parenti e amici in Svizzera e in Germania e con l'Interpol sono stati fatti controlli approfonditi. Esclusa questa pista, venerdì i carabinieri di Ascoli e Teramo hanno perquisito la casa dei nonni a Valle Castellana, di una zia di Acquasanta e di alcuni amici nel Teramano: sono state controllate 8 case, senza trovarli.
Certamente padre e figlio hanno trovato ospitalità a casa di qualcuno. Nascondersi con un bambino così piccolo non è facile. Un bimbo a tre anni ha bisogno di continue attenzioni e sopratutto non passa inosservato.
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