In 30mila senz'acqua per la frana

Travolta la maxi condotta di Colonnella, la Val Vibrata resta a secco

VAL VIBRATA. In trentamila senza una goccia d'acqua in casa. Una frana ha travolto la condotta principale di Colonnella nella notte tra sabato e domenica. Mezza Val Vibrata è rimasta a secco per la terza volta consecutiva. La condotta trasportava oltre 150 litri al secondo. E' una delle principali fonti di approvvigionamento idrico nel Teramano.

Un movimento franoso, definito esteso dai tecnici e causato dall'alluvione che per cinque giorno ha devastato la provincia, ha travolta la condotta privando del rifornimento idrico Colonnella, Nereto e Torano Nuovo, oltre che buona parte dei comuni della Val Vibrata, gli stessi che proprio ieri erano stati ricollegati alla rete dopo le rotture del primo marzo scorso. Ma ancora prima, la zona era rimasta a secco per il maltempo di febbraio che aveva ghiacciato le sorgenti sul Gran Sasso.

Le squadre di emergenza della Ruzzo reti hanno lavorato per ore per ripristinare nel più breve tempo possibile il guasto. I più ottimisti dicono che l'acqua dovrebbe tornare nell'arco di 24 ore dall'intervento degli operai, cioè già da oggi l'emergenza dovrebbe finire.

Ma gli effetti dell'alluvione si susseguono senza sosta. A Pineto, ieri pomeriggio, sono cominciate a riaffiorare le auto travolte dalla piena.

Nell'alveo del torrente Calvano, infatti, è stato scoperto un mezzo sparito il 1º marzo scorso. Sono stati subito allertati l'assessore alla Protezione civile Giuseppe Cantoro, il sindaco Luciano Monticelli, i vigili del fuoco ed i sommozzatori. La scoperta è avvenuta intorno alle 15.30 nel tratto compreso tra Borgo Santa Maria e Quartiere dei Fiori, a pochi metri di distanza dal vulcanello di fango "Il Cenerone". Si è anche temuto che ci fosse dentro il corpo di una persona. L'auto è una Citroen Saxo parcheggiata in via Cavour e portata via dall'acqua e dal fango che ha inondato Borgo Santa Maria. Avrebbe così percorso oltre un chilometro nel Calvano. E' invece sotto controllo la frana di Notaresco dove Valter Catarra, sindaco e presidente della provincia, ha strascorso la notte in bianco per assistere alle operazione di svuotamento del laghetto su cui incombe il pericolo di tracimazione se la frana dovesse aumentare.

Infine da Silvi riceviamo un accorato appello per 45 cani salvati dalla esondazione del torrente Cerrano dalle volontarie della "Protezione Animali".

«I cani sono in salvo ma abbiamo perso tutto, ciotole, cibo e medicinali. Perciò vi chiediamo di portare soprattutto coperte, cibo secco o in scatola e crocchette negli uffici dei vigili urbani di Silvi, nella sede del parcheggio multipiano di Via Roma, vicino alla chiesa dell'Assunta», chiede Grazie Marina Spitilli. (d.s. e l.c.)

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