In fuga con la minorenne, condannato
Due anni a un operaio: per 3 volte una ragazzina conosciuta su internet scappa con lui
TERAMO. Per tre volte ha ospitato una ragazzina teramana di 14 anni conosciuta su internet e fuggita di casa per raggiungerlo: Riccardo Giallombardo, 57 anni, di Torino, ex operaio della Fiat, è stato condannato a due anni per sottrazione consensuale di minori. La sentenza del giudice del tribunale di Atri Carla Fazzini è stata emessa a dicembre e pubblicata dieci giorni fa.
L'uomo è stato condannato anche al pagamento di una provvisionale di 25 mila euro alla parte civile (rappresentata dai genitori della ragazza): il giudice ha subordinato la sospensione della pena al pagamento della somma. Il risarcimento vero e proprio sarà stabilito in sede civile. Il caso, che all'epoca finì alla ribalta della cronaca, risale al 2007. Nell'ottobre di quell'anno per ben tre volte la ragazzina scappò di casa per seguire l'uomo conosciuto su internet. E per ben tre volte carabinieri e polizia l'hanno ritrovata insieme a lui: una volta a Torino, un'altra in Austria e ancora un'altra in una diversa località del Piemonte.
Nell'ultima fuga, durata venti giorni, i carabinieri la sorpresero per strada all'uscita dell'alloggio preso in affitto, a braccetto con l'uomo. Un'indagine complessa seguita dal pm Laura Colica che si è sempre occupata del caso. Quando la ragazza è sparita per la terza volta gli investigatori hanno immediatamente interpellato l'uomo, che però ha negato di aver sentito o visto la studentessa. Per oltre due settimane è stato tenuto sotto sorveglianza, nella speranza che prima o poi si facesse vedere con la ragazza. Per due settimane, però, della giovane nessuna traccia. Ma grazie ai controlli su un telefono cellulare in possesso della studentessa, che prima di scappare aveva lasciato a casa il suo apparecchio, i carabinieri hanno fin da subito avuto la certezza che la quindicenne fosse nel Torinese in compagnia dell'uomo.
I due avevano già cambiato diverse case e, molto probabilmente, erano in procinto di spostarsi in una terza che l'uomo stava per affittare proprio per ospitare la ragazza, così come aveva fatto con gli altri due alloggi.
La trappola è scattata nella tarda mattinata di una domenica, quando i militari hanno visto l'uomo e la ragazzina uscire di casa e li hanno bloccati. La vicenda era iniziata prima dell'estate, quando la studentessa, appassionata navigratrice di internet, aveva conosciuto chattando l'operaio. I due avevano iniziato a frequentarsi in rete, a inviarsi messaggi, a sentirsi telefonicamente. Poi c'era stata la prima fuga della ragazzina durata qualche giorno. Successivamente la studentessa era sparita una seconda volta ed era stata ritrovata con l'uomo. Dopo qualche mese la terza fuga. (d.p.)
L'uomo è stato condannato anche al pagamento di una provvisionale di 25 mila euro alla parte civile (rappresentata dai genitori della ragazza): il giudice ha subordinato la sospensione della pena al pagamento della somma. Il risarcimento vero e proprio sarà stabilito in sede civile. Il caso, che all'epoca finì alla ribalta della cronaca, risale al 2007. Nell'ottobre di quell'anno per ben tre volte la ragazzina scappò di casa per seguire l'uomo conosciuto su internet. E per ben tre volte carabinieri e polizia l'hanno ritrovata insieme a lui: una volta a Torino, un'altra in Austria e ancora un'altra in una diversa località del Piemonte.
Nell'ultima fuga, durata venti giorni, i carabinieri la sorpresero per strada all'uscita dell'alloggio preso in affitto, a braccetto con l'uomo. Un'indagine complessa seguita dal pm Laura Colica che si è sempre occupata del caso. Quando la ragazza è sparita per la terza volta gli investigatori hanno immediatamente interpellato l'uomo, che però ha negato di aver sentito o visto la studentessa. Per oltre due settimane è stato tenuto sotto sorveglianza, nella speranza che prima o poi si facesse vedere con la ragazza. Per due settimane, però, della giovane nessuna traccia. Ma grazie ai controlli su un telefono cellulare in possesso della studentessa, che prima di scappare aveva lasciato a casa il suo apparecchio, i carabinieri hanno fin da subito avuto la certezza che la quindicenne fosse nel Torinese in compagnia dell'uomo.
I due avevano già cambiato diverse case e, molto probabilmente, erano in procinto di spostarsi in una terza che l'uomo stava per affittare proprio per ospitare la ragazza, così come aveva fatto con gli altri due alloggi.
La trappola è scattata nella tarda mattinata di una domenica, quando i militari hanno visto l'uomo e la ragazzina uscire di casa e li hanno bloccati. La vicenda era iniziata prima dell'estate, quando la studentessa, appassionata navigratrice di internet, aveva conosciuto chattando l'operaio. I due avevano iniziato a frequentarsi in rete, a inviarsi messaggi, a sentirsi telefonicamente. Poi c'era stata la prima fuga della ragazzina durata qualche giorno. Successivamente la studentessa era sparita una seconda volta ed era stata ritrovata con l'uomo. Dopo qualche mese la terza fuga. (d.p.)
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