In salvo tutte le scuole lesionate
Partono i lavori del dopo-terremoto in otto istituti superiori.
TERAMO. La Provincia strappa 330mila euro alle assicurazioni per gli edifici danneggiati dal terremoto. Fondi che in parte vanno a rimpinguare un plafond per l’edilizia scolastica. Ecco dunque che in queste ore viene varato un piano di interventi nelle scuole superiori che presentano le situazioni più critiche, per un totale di mezzo milione di euro. L’assessore all’edilizia scolastica Ezio Vannucci e quello all’urbanistica Vincenzo Falasca hanno tentato la carta dell’anticipo sull’indennizzo dei danni subiti dal terremoto, visto che gli edifici della Provincia, comprese le scuole, sono assicurati. E dopo un tira e molla con l’assicurazione, ieri si è svolto l’incontro con i periti dell’Ina Assitalia e della Fondiaria Sai. «La documentazione», spiegano Vannucci e Falasca, assistiti durante l’incontro da Domenico Di Giovannantonio, dirigente del VII settore e da Antonio Zecchino, a capo dell’ufficio legale «era a posto e abbiamo potuto chiedere un un anticipo dell’indennizzo».
In una fase successiva si discuterà sulla liquidazione totale dei danni, che secondo le stime dalla Provincia ammontano a 5 milioni 406mila euro. I 330mila euro serviranno, in parte, per le spese degli affitti degli uffici dopo la dichiarazione di inagibilità della sede di via Milli, finora arrivate a 197mila 407mila euro. Il resto sarà per le scuole: la giunta, nelle prossime ore, deciderà uno stanziamento di 400mila euro, a cui si aggiungono i 100mila già destinati ai lavori all’Ipsia di Teramo per il consolidamento, in fase avanzatissima, di alcuni pilastri danneggiati dal terremoto. Un’altra parte dei lavori ruoterà attorno alla succursale del liceo scientifico di Teramo. Da due anni parte delle classi dell’“Einstein” sono all’Itc “Comi”, ma dopo il sisma l’ultimo piano di quest’istituto è stato dichiarato inagibile.
Quindi tutte le classi del liceo sono tornate alla sede centrale e per due mesi sono stati fatti i turni pomeridiani che hanno causato vari disagi. «Per questo ci stiamo orientando», spiega Vannucci, «su una soluzione che si basa sull’avvenuto accorpamento amministrativo fra Itc e Itg. L’idea è di ricavare spazi, sei aule, nel Geometri, per ospitare alcune classi del “Comi”. Così la succursale dello Scientifico tornerà al “Comi”». All’Itc, peraltro, sono previsti altri lavori. L’elenco continua con l’istituto alberghiero di Giulianova. «Diventa sede autonoma: ci sarà bisogno di uffici per dirigenza e segreteria», aggiunge l’assessore, «dovremo sacrificare alcune aule. E dopo sopralluoghi con i presidi e l’ufficio scolastico provinciale è stato deciso che si ricaveranno alcune aule per l’Alberghiero nell’Iti di Giulianova». Buone notizie anche per l’Iti di Sant’Egidio: la nuova sede è ultimata, ora saranno trasferiti anche i laboratori, con piccoli aggiustamenti.
L’elenco della prima tranche di lavori, i più urgenti, continua con l’impermeabilizzazione di Iti di Giulianova, Scientifico di Nereto e Itc di Roseto. Al via lavori anche al Classico di Roseto, per creare un archivio e riparare alcune crepe. Si è svolto, infine, ieri un sopralluogo allo “Zoli” di Atri. «Abbiamo deciso di sistemare la palestra inagibile», aggiunge Vannucci, «riparando il sistema di riscaldamento». L’assessore conta di ultimare le opere in tempi brevi. «Non risolveremo tutti i problemi», conclude, «ma intanto diamo un segnale importante. Ulteriori lavori saranno avviati col saldo dell’indennizzo dell’assicurazione. E poi aspettiamo fondi straordinari dalla Regione: già ci sono per le scuole nel “cratere” ma non dubitiamo che arriveranno per gli altri territori».
In una fase successiva si discuterà sulla liquidazione totale dei danni, che secondo le stime dalla Provincia ammontano a 5 milioni 406mila euro. I 330mila euro serviranno, in parte, per le spese degli affitti degli uffici dopo la dichiarazione di inagibilità della sede di via Milli, finora arrivate a 197mila 407mila euro. Il resto sarà per le scuole: la giunta, nelle prossime ore, deciderà uno stanziamento di 400mila euro, a cui si aggiungono i 100mila già destinati ai lavori all’Ipsia di Teramo per il consolidamento, in fase avanzatissima, di alcuni pilastri danneggiati dal terremoto. Un’altra parte dei lavori ruoterà attorno alla succursale del liceo scientifico di Teramo. Da due anni parte delle classi dell’“Einstein” sono all’Itc “Comi”, ma dopo il sisma l’ultimo piano di quest’istituto è stato dichiarato inagibile.
Quindi tutte le classi del liceo sono tornate alla sede centrale e per due mesi sono stati fatti i turni pomeridiani che hanno causato vari disagi. «Per questo ci stiamo orientando», spiega Vannucci, «su una soluzione che si basa sull’avvenuto accorpamento amministrativo fra Itc e Itg. L’idea è di ricavare spazi, sei aule, nel Geometri, per ospitare alcune classi del “Comi”. Così la succursale dello Scientifico tornerà al “Comi”». All’Itc, peraltro, sono previsti altri lavori. L’elenco continua con l’istituto alberghiero di Giulianova. «Diventa sede autonoma: ci sarà bisogno di uffici per dirigenza e segreteria», aggiunge l’assessore, «dovremo sacrificare alcune aule. E dopo sopralluoghi con i presidi e l’ufficio scolastico provinciale è stato deciso che si ricaveranno alcune aule per l’Alberghiero nell’Iti di Giulianova». Buone notizie anche per l’Iti di Sant’Egidio: la nuova sede è ultimata, ora saranno trasferiti anche i laboratori, con piccoli aggiustamenti.
L’elenco della prima tranche di lavori, i più urgenti, continua con l’impermeabilizzazione di Iti di Giulianova, Scientifico di Nereto e Itc di Roseto. Al via lavori anche al Classico di Roseto, per creare un archivio e riparare alcune crepe. Si è svolto, infine, ieri un sopralluogo allo “Zoli” di Atri. «Abbiamo deciso di sistemare la palestra inagibile», aggiunge Vannucci, «riparando il sistema di riscaldamento». L’assessore conta di ultimare le opere in tempi brevi. «Non risolveremo tutti i problemi», conclude, «ma intanto diamo un segnale importante. Ulteriori lavori saranno avviati col saldo dell’indennizzo dell’assicurazione. E poi aspettiamo fondi straordinari dalla Regione: già ci sono per le scuole nel “cratere” ma non dubitiamo che arriveranno per gli altri territori».