Isola, il bivacco Bafile dev’essere rimosso
La struttura del Cai L’Aquila sul Corno Grande in territorio teramano è insicura, scatta l’ordinanza
ISOLA DEL GRAN SASSO. Interdizione all’utilizzo del bivacco “Andrea Bafile” e rimozione del manufatto entro sessanta giorni. È il contenuto dell’ordinanza firmata dal sindaco di Isola del Gran Sasso Andrea Ianni e indirizzata alla sezione Cai dell’Aquila proprietaria del bivacco che si trova a 2.669 metri di altitudine sulla cresta sud-est della vetta centrale del Corno Grande, nel territorio isolano.
Una decisione assunta dopo una prima nota del Cai L’Aquila dello scorso luglio che segnalava «lo stato di inagibilità del manufatto», una seconda del 7 ottobre sempre del Cai aquilano dove si evidenziavano «le gravi condizioni in cui versa il bivacco con la conseguenza di un evidente pericolo» e una relazione datata ottobre del tecnico Gianfranco Vanni che ha confermato «l’avanzato stato di degrado» della struttura. Ianni ha dichiarato nell’ordinanza che «il bivacco non è più idoneo all’utilizzo», disponendo «per garantire la pubblica incolumità l’interdizione e la rimozione dello stesso entro 60 giorni con operazioni effettuate valutando il periodo migliore in cui operare in sicurezza» e declinando ogni responsabilità dell’ente «per eventuali danni a persone o cose derivanti dall’inosservanza della presente ordinanza e che nel frattempo dovessero verificarsi».
Il documento è stato trasmesso al Cai L’Aquila, alla prefettura di Teramo, ai carabinieri forestali, all’ente Parco Gran Sasso Laga, alla Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio di Teramo e L’Aquila.
Adele Di Feliciantonio
Una decisione assunta dopo una prima nota del Cai L’Aquila dello scorso luglio che segnalava «lo stato di inagibilità del manufatto», una seconda del 7 ottobre sempre del Cai aquilano dove si evidenziavano «le gravi condizioni in cui versa il bivacco con la conseguenza di un evidente pericolo» e una relazione datata ottobre del tecnico Gianfranco Vanni che ha confermato «l’avanzato stato di degrado» della struttura. Ianni ha dichiarato nell’ordinanza che «il bivacco non è più idoneo all’utilizzo», disponendo «per garantire la pubblica incolumità l’interdizione e la rimozione dello stesso entro 60 giorni con operazioni effettuate valutando il periodo migliore in cui operare in sicurezza» e declinando ogni responsabilità dell’ente «per eventuali danni a persone o cose derivanti dall’inosservanza della presente ordinanza e che nel frattempo dovessero verificarsi».
Il documento è stato trasmesso al Cai L’Aquila, alla prefettura di Teramo, ai carabinieri forestali, all’ente Parco Gran Sasso Laga, alla Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio di Teramo e L’Aquila.
Adele Di Feliciantonio