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Isole ecologiche come discariche 

Alcune non funzionano, i rifiuti vengono abbandonati intorno

ATRI. Diverse isole ecologiche automatizzate ad Atri sono malfunzionanti e diventano punti di discarica a cielo aperto. A segnalare le problematiche nell’immissione dei rifiuti differenziati, plastica, vetro o carta, nei container dislocati sul territorio sono gli stessi cittadini, che a loro dire provano invano ad avvicinare la propria tessera magnetica ai sensori di apertura delle bocche meccaniche, che rimangono serrate. Il risultato è che spesso i sacchetti vengono lasciati a terra con un’immagine di degrado imbarazzante.
L’isola posta sul piazzale della chiesa della Madonna delle Grazie, lungo la statale 553, si presenta completamente rovinata tanto che le scritte delle varie tipologie di rifiuti da immettere sono oramai consumate dal tempo e dal sole. Le telecamere di videosorveglianza sono spesso ricoperte da ragnatele e alcuni display sono spenti; quelli attivi recitano “Operativo” ma la stampa dello scontrino è assente. Spostandosi nell’isola in piazzale Alessandrini, in molti a causa del malfunzionamento hanno buttato l’immondizia dietro il container a ridosso del recinto dello stadio. Nel parcheggio del liceo Illuminati davanti ai container vi sono spesso delle auto parcheggiate tanto che è impossibile avvicinarsi e conferire. Qui, in alcuni fori, sono state messe bottiglie di vetro e plastica, a fianco giacciono dei cuscini e dietro delle buste abbandonate. Problemi anche per il conferimento degli oli esausti. Sopra i contenitori c'è chi lascia bottiglie con olio di frittura, chi lattine con olio dei motori.
Domenico Forcella