L'accoltellatore: «Ci picchiava, mi sono difeso»
E i quattro ragazzi arrestati per i pestaggi ai coetanei negano le accuse
TERAMO. Sono cominciati ieri gli interrogatori delle persone arrestate nei giorni scorsi per fatti di violenza ritenuti dagli inquirenti particolarmente gravi. Roberto Paci, il teramano di 24 anni che lunedì sera durante una furiosa lite ha accoltellato l'ex convivente della sua fidanzata a San Nicolò, ferendolo all'addome, ed è stato arrestato per tentato omicidio, è comparso per l'udienza di convalida davanti al gip Guendalina Buccella.
Ad assisterlo c'era l'avvocato Monia Terzilli. Paci ha risposto alle domande del giudice, fornendo la propria versione dei fatti. Il giovane sostiene di essere stato aggredito con violenza da L.S., 25 anni, che quando ha visto la propria ex insieme a lui ha perso il lume della ragione, e di aver tirato fuori il coltello per difendersi. Il gip Buccella si è riservata sulla convalida e sulla misura cautelare da infliggere al giovane. La difesa probabilmente punterà ad attenuare l'accusa di tentato omicidio.
Anche il gip Marina Tommolini si è riservata al termine dell'interrogatorio di garanzia dei quattro giovani (il giuliese Rocco Tripodi di 25 anni, Daniele Pacitti, 21 anni, di Mosciano, e i marocchini residenti a Corropoli Aouin Mustaphaz e Amine Afi, entrambi di 19 anni) arrestati dai carabinieri su ordine di custodia cautelare per tentata rapina continuata e lesioni personali dolose aggravate.
Secondo l'accusa i quattro, insieme a un minorenne (solo denunciato), componevano una vera e propria banda di bulli, che avrebbe terrorizzato dei coetanei in diverse occasioni e diversi luoghi tra Giulianova e la Val Vibrata. In due occasioni la banda avrebbe dato vita ad autentici pestaggi, fratturando la mandibola alle sue vittime. I quattro ragazzi hanno parlato al giudice, in parte chiarendo gli episodi e in parte negandoli.
Per Pacitti, che sarebbe coinvolto marginalmente, l'avvocato Armando Giuliani ha chiesto la scarcerazione. Oggi, infine, ci sarà l'interrogatorio di convalida di Migliorino Tormenta, il muratore 57enne di Silvi arrestato per il tentato omicidio della compagna, che intendeva lasciarlo. (d.v.)
Ad assisterlo c'era l'avvocato Monia Terzilli. Paci ha risposto alle domande del giudice, fornendo la propria versione dei fatti. Il giovane sostiene di essere stato aggredito con violenza da L.S., 25 anni, che quando ha visto la propria ex insieme a lui ha perso il lume della ragione, e di aver tirato fuori il coltello per difendersi. Il gip Buccella si è riservata sulla convalida e sulla misura cautelare da infliggere al giovane. La difesa probabilmente punterà ad attenuare l'accusa di tentato omicidio.
Anche il gip Marina Tommolini si è riservata al termine dell'interrogatorio di garanzia dei quattro giovani (il giuliese Rocco Tripodi di 25 anni, Daniele Pacitti, 21 anni, di Mosciano, e i marocchini residenti a Corropoli Aouin Mustaphaz e Amine Afi, entrambi di 19 anni) arrestati dai carabinieri su ordine di custodia cautelare per tentata rapina continuata e lesioni personali dolose aggravate.
Secondo l'accusa i quattro, insieme a un minorenne (solo denunciato), componevano una vera e propria banda di bulli, che avrebbe terrorizzato dei coetanei in diverse occasioni e diversi luoghi tra Giulianova e la Val Vibrata. In due occasioni la banda avrebbe dato vita ad autentici pestaggi, fratturando la mandibola alle sue vittime. I quattro ragazzi hanno parlato al giudice, in parte chiarendo gli episodi e in parte negandoli.
Per Pacitti, che sarebbe coinvolto marginalmente, l'avvocato Armando Giuliani ha chiesto la scarcerazione. Oggi, infine, ci sarà l'interrogatorio di convalida di Migliorino Tormenta, il muratore 57enne di Silvi arrestato per il tentato omicidio della compagna, che intendeva lasciarlo. (d.v.)
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