L'Asl Teramo caccia 3 primari, Varrassi li spedisce all'Aquila
Banditi in tempo record i concorsi per sostituire i docenti universitari Calvisi, Penco e Vicentini
TERAMO. La Asl va avanti sulla sua strada. Il direttore generale annuncia che concluso l’ultimo passaggio al collegio di direzione, mercoledì sera ha firmato la delibera in cui sostituisce i tre direttori dei reparti la cui convenzione con l’università è stata tagliata. Via dunque Vittorio Calvisi dall’ortopedia di Sant’Omero (e da quella di Giulianova), via Maria Penco dalla cardiologia di Atri e soprattutto via Carlo Vicentini dall’urologia di Teramo. Le posizioni dei tre sono differenti: per i primi due si è trattato di un divorzio consensuale, nel terzo di una vera e propria cacciata.
Ora dunque il reparto di urologia è diretto da quello che lo stesso Vicentini indicò mesi fa come suo sostituto, cioè Paolo Galassi. Così per l’ortopedia che è diretta da Vittorio Di Cesare (Sergio Callipo a Giulianova) e la cardiologia da Bruno Loffredo. Tutto questo in attesa dell’espletamento dei tre concorsi, banditi dalla Asl a tempo di record. «Coloro che fossero così innamorati del reparto possono partecipare al concorso», osserva ironico il direttore generale Giustino Varrassi.
L’annuncio è stato fatto ieri mattina in una conferenza stampa convocata d’urgenza dalla direzione generale, a cui hanno partecipato anche i rappresentanti della Asl nella commissione paritetica, Cosimo Napoletano e Filippo Gianfelice. Varrassi dice di non essere a conoscenza dei recenti tentennamenti dell’università dell’Aquila sulle due convenzioni con le Asl (di Teramo e L’Aquila). E che comunque per la Asl la procedura è conclusa. Piuttosto, Varrassi se la prende con l’intervento che il capo del dipartimento di medicina Maria Grazia Cifone (nonchè ex preside ed ex candidata rettore) ha fatto sul blog “I due punti” a difesa di Vicentini. Varrassi contesta la procedura - «mi sarei aspettato una lettera al direttore generale della Asl o al rettore» - e precisa che le valutazioni sono state fatte dalla commissione paritetica che ha lavorato 8 mesi e fatto 6 verbali: «Non è stata come dice la Cifone un’improvvisa decisione di cui lei era all’oscuro. In commissione c’è anche un rappresentante del suo dipartimento. E poi dà notizie false: non è stata cancellata la convenzione con urologia, che c’è ancora con Giuseppe Paradiso Galatioto». Riguardo al fatto che gli specializzandi non potranno fare più pratica Varrassi sottolinea che l’università ha chiesto il taglio delle altre due convenzioni (ortopedia e cardiologia) e non si è preoccupata della sorte dei relativi studenti. «In una lettera inviata stamattina al rettore ho scritto che evidentemente l’apparato urinario è più importante di quello osteoarticolare o cardiocircolatorio», sottolinea Varrassi.
A sostenere le tesi della Asl anche Napoletano, direttore del dipartimento cuore e vasi: «Ma vogliamo rispettare tutti le regole del gioco? E’ possibile che un professore sia intoccabile? Noi pensiamo di aver difeso gli interessi dei cittadini e dell’azienda: la politica non c’entra niente. Fra un anno vedrete come cambierà la musica (il riferimento è ai concorsi da primario, ndr). D’altronde quando si lede il rapporto di fiducia, questo non si ricrea con articoli sui giornali o petizioni». Il riferimento è sempre a urologia - il cui direttore, secondo Napoletano, non avrebbe collaborato con la Asl soddisfacendo alcune richieste - così anche quando il direttore sanitario Camillo Antelli osserva sulla mobilità passiva: «è un dato negativo consolidato nel tempo». Facendo notare, ad esempio, che in urologia i medici in sala operatoria siano tre più del corrispondente reparto dell’Aquila.
Ancor più esplicito Gianfelice, segretario regionale dell’Anaao: «la risposta della professoressa Cifone è stata sgarbata e arrogante. Pretende di comandare in casa degli altri. Ora l’università non può fare più niente. Se se ne vanno tutti, per noi è ancora meglio: ci saranno 9 medici ospedalieri che potranno sostituirli (il riferimento è ai 9 reparti ancora convenzionati, ndr)».
Intanto lunedì si terrà un sit in di protesta sotto la Asl a sostegno di Vicentini.
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