La denuncia: "Smartphone “sequestrato” da tre mesi in un negozio di Teramo"

Diffida dell'associazione “Robin Hood” per conto di un cliente che aspetta la restituzione del cellulare rotto

TERAMO. Che l’Iphone sia un oggetto del desiderio è un dato di fatto. Ma da qui a farlo diventare oggetto di un “sequestro” ce ne passa. E un teramano, per riavere il telefonino, si è rivolto all’associazione consumatori “Robin Hood”. Il teramano tempo fa aveva acquistato un Iphone 5 in un negozio dell’entroterra. Trascorsi 15 mesi di garanzia, il cellulare comincia a fare le bizze.

La Apple per un anno garantisce l’assistenza diretta,poi subentrata la garanzia del venditore, che si deve occupare della riparazione. Così il teramano porta l’Iphone al negozio. «Il commerciante», racconta Pasquale Di Ferdinando, responsabile di “Robin Hood”, «gli dice di fare una procedura chiamando numero verde Apple, dove però gli confermano che deve rivolgersi all'assistenza tramite venditore. Quindi il cliente riporta il cellulare al negozio e glielo lascia. Gli dicono che sono necessari 15-20 giorni. Allo scadere, al negozio gli dicono che la Apple l'ha rispedito e stanno aspettando un codice di sblocco. dopo qualche giorno e gli danno la stessa risposta. Una delle tante volte che si reca al negozio, peraltro gli dicono che forse hanno trovato un acquirente a 200 euro. Possibilità immediatamente declinata».

Dopo quasi tre mesi, il 2 gennaio, il teramano chiede la riconsegna del cellulare e gli dicono che è stato affidato a un negozio di Tortoreto in grado di fare la famosa operazione di sblocco. A quel punto il proprietario chiede aiuto a “Robin Hood”. «E’ partita la diffida immediata al venditore alla riconsegna del cellulare, altrimenti sarà denunciato per appropriazione indebita. E poi avviamo una procedura presso Antitrust, l'autorità che regola anche la correttezza dei rapporti commerciali: c'è una violazione del codice del consumo e della normativa comunitaria relativa alla durata della garanzia», conclude Di Ferdinando. (a.f.)