La Desolata sfila all'alba

21 Aprile 2011

E nel pomeriggio la processione del Cristo morto

TERAMO. Sul finire della prossima notte le vie della città risuoneranno dei canti della processione della Desolata. E' il primo dei due cortei sacri del Venerdì Santo a Teramo, momento culminante dei riti della Settimana Santa. Alle 4 del mattino la processione penitenziale (o "antelucana") della Madonna Addolorata, organizzata dall'arciconfraternita dei Cinturati, uscirà dalla cattedrale. La processione del Cristo Morto, curata dalle arciconfraternite della Santissima Annunziata e del Suffragio, partirà invece alle 18.30 dalla chiesa dell'Annunziata e percorrerà anch'essa il centro storico.

I cortei sono tra i più antichi in Abruzzo, risalgono al XIII secolo e si ricollegano ai drammi sacri medioevali organizzati da confraternite laiche.

Tracce della teatralità delle sacre rappresentazioni sono più evidenti nella processione serale del Cristo Morto, che vede sfilare, prima del catafalco con il corpo di Gesù e della statua della Madonna Addolorata (il prezioso abito fu donato dalla nobildonna Ottavia Mezzucelli nel 1880), i simboli degli episodi della Passione (tra essi l'aquila romana, la colonna della flagellazione, gli strumenti della crocifissione) e trofei viventi: le Pie Donne, la Veronica, le Addoloratine, vale a dire bambine vestite di nero con uno spadino nel petto.

Il simbolo vivente delle Addoloratine richiama la Madonna Addolorata, che ha il cuore trafitto da sette spade, simbolo dei sette dolori così come le sette chiese in cui Maria entra, nel corso della processione antelucana, alla ricerca del Figlio.

In questo corteo la statua della Madonna attraversa da sola la città prima dell'alba e nel primo mattino del Venerdì Santo, senza altri simboli se non una folla enorme, che nonostante il buio (e spesso il freddo) accompagna con commossa devozione il dolore della Madre.

Molto amate dai teramani, le due processioni del Venerdì Santo seguono una ritualità immutabile che ne fa, come riconosciuto anche dalla Sovrintendenza regionale, un bene culturale, un patrimonio immateriale della comunità teramana, che non ha mai gradito cambiamenti.

La processione serale del Cristo Morto fu sostituita negli anni Settanta dal vescovo Abele Conigli con una via Crucis, ma fu riproposta nei primi anni Ottanta a furor di popolo.

La processione antelucana dell'Addolorata, risalente al 1260, cambiò itinerario nel 2009 per l'inagibilità di alcune chiese dopo il terremoto, e l'anno seguente il vescovo Michele Seccia provò a confermare il percorso più breve. Ma sollevò molti malumori, per cui quest'anno si torna all'antico.

© RIPRODUZIONE RISERVATA