La donna scomparsa a Teramo ritrovata grazie al telefonino

TERAMO. E’ il marito che alle 19.30 annuncia su Facebook «Tiziana è stata trovata, un grazie di cuore a tutti» .

L’incubo per il commercialista teramano Roberto Faragalli è finito: qualche ora prima la moglie Tiziana Balducci, 54enne bancaria sparita da lunedì pomeriggio, è stata ritrovata in un centro commerciale di Casalecchio di Reno, alle porte di Bologna. In buone condizioni di salute ma apparentemente provata. Aveva appena telefonato ad un’amica. In serata l’abbraccio con i familiari negli uffici della questura bolognese. Perchè per ora, dopo giorni di ansia e timori con decine di appelli tra cui anche quello del vescovo Michele Seccia, c’è spazio solo per gli abbracci: per tutto il resto ci sarà tempo. A cominciare dal capire il perchè della fuga che forse potrebbe essere stata causata da problematiche legate al lavoro.

Per cinque giorni, dopo la denuncia di scomparsa presentata dal marito, i poliziotti della squadra mobile, dopo l’autorizzazione della procura, hanno tenuto costantemente monitorato il telefonino della donna risultato sempre spento. Ma gli uomini diretti da Gennaro Capasso hanno sempre creduto che proprio dal cellulare potesse arrivare la svolta e i sistemi informatici attivati per captare ogni minino segnale sono sempre stati in funzione. Fino a quando giovedì sera la donna ha riacceso per dieci minuti il cellulare: il segnale arrivava da Roma, in particolare nella zona di Grottaferrata. Le macchine della polizia sono state subito allertate, ma quando sono arrivate nella zona la Lancia Y la donna non c’era più. Però il telefonino ha riacceso la speranza di poterla trovare in breve tempo. Ieri mattina il secondo momento in cui il cellulare è stato riacceso: ancora solo pochi attimi, ma sufficienti per consentire ai poliziotti di localizzarla. La donna stava lasciando Roma e si stava muovendo in direzione dell’autostrada A1.

Poi alle 17 la telefonata all’amica e la localizzazione: era in un centro commerciale alle porte di Bologna. A questo punto dalla questura teramana è scattata l’allerta a quella bolognese e al servizio di vigilanza interno del centro a cui sono state inviate le foto della donna: in pochi attimi l’impiegata teramana è stata avvicinata e accompagnata al punto informativo in attesa dell’arrivo della polizia.Il resto è cronaca nota: la chiamata ai familiari, la corsa negli uffici della questura bolognese e gli abbracci. Il tutto al termine di cinque giorni di ricerche e appelli tra cui anche quello del vescovo Seccia che ieri mattina dalla web tv TeramoWeb ha lanciato un appello per la donna «e una preghiera di solidarietà per Tiziana». In questi giorni erano state intensificate le ricerche in tutta la provincia e non solo. Gli investigatori, infatti, avevano controllato anche i traghetti in partenza dal porto di Ancona e diretti a Medjugorje. In questa località la donna in passato ha fatto numerosi pellegrinaggi e questo ha fatto pensare che, in un momento di grande sconforto, potesse aver deciso di ritrovare un po’ di serenità nei luoghi a lei cari.

Tiziana Balducci era sparita di casa lunedì sera senza lasciare nessun messaggio. Si era allontanata dall’abitazione a bordo della macchina. Per gli investigatori da subito è stato un allontanamento volontario forse provocato da uno stato di tensione per presunti problemi sul lavoro. La donna è impiegata nella filiale teramana della Bnl e i suoi colleghi erano stati gli ultimi a vederla lunedì mattina: agli investigatori avevano subito raccontato di averla vista provata e preoccupata.(d.p.)

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