La febbre del gioco online esplode anche a Teramo
Teramano vince 150mila euro e spopola su Facebook il sito per puntare su tutti e tutto: ha già 6.300 giovanissimi iscritti
TERAMO. Punta 5mila euro, ne vince 150mila. Nella provincia della crociata contro le slot machine, che riducono in povertà i malati di gioco, scoppia la febbre delle scommesse. Spuntano vincite d’oro e spopola anche un sito su Facebook che conta già oltre seimila giovanissimi iscritti. Il sito si chiama "I Profeti delle scommesse": dà consigli per puntare su tutti e tutto, partite di calcio, marcatori e minuti dei gol. Così, a poco più di sette giorni di distanza dalla clamorosa decisione di un barista di Garrufo di spegnere i videopoker nel suo locale perché svuotano la vita, gli affetti e le tasche dei clienti ammalati di ludopatia, si scopre che in città, e nel Teramano, il gioco impazza. L'ultima vincita è di quelle che, in tempi di crisi epocale, non possono che innescare un sentimento d’invidia, in questo caso nei confronti di un cinquantenne del posto, molto vicino a un noto professionista teramano, che ha puntato 2.500 euro su una schedina con dieci doppie e una somma identica su altre otto doppie. Parliamo di calcioscommesse e, rivela un altro irriducibile giocatore teramano, di puntate fatte tramite un'agenzia inglese. Al cinquantenne è andata molto bene. La doppia puntata, peraltro consistente, gli ha fruttato una vincita di trenta volte superiore alla posta. Ma il suo nome non può essere svelato anche se negli ambienti di chi si gioca ogni settimana centinaia di euro, soprattutto nell’agenzia inglese che si trova quasi in centro, è molto conosciuto. Ma come spiegare il nuovo boom di scommesse? E' certamente un effetto della crisi, che sta cancellando ogni tipo di prospettiva e di sogno, ed è comunque una risposta a chi ha deciso di mettere al bando le macchinette mangiasoldi. Cioè a quel barista vibratiano che, primo in Abruzzo, ha dato un segnale fortissimo contro la malattia del gioco ed ha innescato un ampio dibattito. E' quasi una battaglia tra angeli e diavoli. Da un lato c'è il barista, Emilio Marinucci, che ha subito trovato il consenso sia delle famiglie costrette a pagare caro gli effetti devastanti del gioco sia di amministratori comunali, come Giorgio D'Ignazio, l'assessore comunale con delega al sociale che ha raccontato al Centro le storie shock di chi gli chiede aiuto, come quella del professionista teramano che ha perso alle slot 2,4 milioni di euro. Dall'altro lato invece esplodono fenomeni come i "Profeti delle scommesse", il profilo su Facebook che ha più "mi piace" degli abitanti di cittadine come Sant'Omero, oppure più del doppio delle preferenze di Tommaso Ginoble alle primarie del Pd o quasi un terzo dei voti del sindaco Brucchi alle comunali.
"I Profeti delle scommesse" è una community. Conta oltre 6.300 giovani che, ogni giorno, si scambiano consigli, compilano schedine e suggeriscono quote su Facebook, e poi puntano nelle agenzie sui risultati, i marcatori e persino il minuto esatto in cui la palla s'insacca in rete. I nomi dei soci fondatori non compaiono, ma il sito spopola a Teramo soprattutto tra gli adolescenti. La fascia di età di maggiore popolarità che si cela dietro quelle migliaia di "mi piace" è infatti fra i 13 ed i 17 anni; la settimana che ha fatto segnare il top di adesioni è stata del 14 aprile scorso. Non è gioco d'azzardo, né malattia come quella di chi si rovina alle slot. E’ modo per prendere a schiaffi la crisi.
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