Lanciotti, partono ricerche spontanee
L’alpinista Iannetti lancia un appello per formare una squadra di volontari, il sindaco di Roseto invita a partecipare
PIETRACAMELA. Ieri hanno compiuto due settimane le ricerche sul Gran Sasso di Giorgio Lanciotti. Era domenica 22 settembre quando, a seguito della segnalazione dei familiari, le prime squadre del Soccorso alpino si mossero per cercare il 35enne escursionista, rosetano di origine e residente a Pineto, che il giorno prima era salito sulla vetta orientale del Corno Grande, documentando l’ascesa in un video girato con il cellulare e messo su Instagram, per poi sparire nel nulla.
Una settimana fa lo status di Lanciotti, a seguito della denuncia di scomparsa presentata dalla famiglia, è cambiato: da “disperso” a “scomparso”. Significa che a coordinare le squadre di ricerca è la prefettura, significa anche che si considera l’ipotesi che il giovane non sia rimasto vittima di un incidente in montagna ma si trovi altrove. Ipotesi che tuttora appare improbabile, ma che con il passare del tempo ha preso consistenza visto l’esito negativo di 15 giorni di ricerche. Di sicuro a credere che il corpo di Lanciotti sia sul Gran Sasso, se non nei profondi e ripidi canali sotto la vetta orientale (comunque battuti in lungo e in largo da squadre di specialisti) nei boschi di Trignano e dell’Aschiero, dove l’escursionista potrebbe essere caduto scendendo verso Prati di Tivo, è Pasquale Iannetti, decano delle guide alpine teramane, che ha scritto al prefetto per manifestare dubbi e perplessità su come sono state condotte le ricerche e che su una testata online ha lanciato un appello a tutti coloro che abbiano esperienza di escursionismo in montagna per formare una squadra di volontari che compia ricerche “non ufficiali”, intanto nei due boschi citati sopra.
Ha aderito all’appello di Iannetti il Comune di Roseto, in particolare il primo cittadino Mario Nugnes che ieri ha scritto sul profilo Facebook dell’ente: «Cari cittadini, da sabato 21 settembre, il giovane concittadino Giorgio Lanciotti è scomparso sul Gran Sasso. Le ricerche, avviate il 22 settembre, proseguono da quattordici giorni, portando angoscia e speranza alla sua famiglia e ai suoi amici. Chiediamo a tutti coloro che hanno esperienza di escursionismo in montagna di unirsi alle ricerche nei boschi di Trignano e Aschiero. L’appuntamento è per lunedì 7 ottobre e martedì 8 ottobre alle ore 7 presso Prati di Tivo, di fronte all’Hotel La Gran Baita a piazzale Amorocchi. Tutti i partecipanti dovranno firmare una dichiarazione liberatoria, attestando di possedere le capacità necessarie per partecipare all’attività di ricerca. Ringraziamo di cuore tutti i soccorritori impegnati in questi giorni e chiunque possa offrire il proprio aiuto in questo momento difficile».(red.te)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
Una settimana fa lo status di Lanciotti, a seguito della denuncia di scomparsa presentata dalla famiglia, è cambiato: da “disperso” a “scomparso”. Significa che a coordinare le squadre di ricerca è la prefettura, significa anche che si considera l’ipotesi che il giovane non sia rimasto vittima di un incidente in montagna ma si trovi altrove. Ipotesi che tuttora appare improbabile, ma che con il passare del tempo ha preso consistenza visto l’esito negativo di 15 giorni di ricerche. Di sicuro a credere che il corpo di Lanciotti sia sul Gran Sasso, se non nei profondi e ripidi canali sotto la vetta orientale (comunque battuti in lungo e in largo da squadre di specialisti) nei boschi di Trignano e dell’Aschiero, dove l’escursionista potrebbe essere caduto scendendo verso Prati di Tivo, è Pasquale Iannetti, decano delle guide alpine teramane, che ha scritto al prefetto per manifestare dubbi e perplessità su come sono state condotte le ricerche e che su una testata online ha lanciato un appello a tutti coloro che abbiano esperienza di escursionismo in montagna per formare una squadra di volontari che compia ricerche “non ufficiali”, intanto nei due boschi citati sopra.
Ha aderito all’appello di Iannetti il Comune di Roseto, in particolare il primo cittadino Mario Nugnes che ieri ha scritto sul profilo Facebook dell’ente: «Cari cittadini, da sabato 21 settembre, il giovane concittadino Giorgio Lanciotti è scomparso sul Gran Sasso. Le ricerche, avviate il 22 settembre, proseguono da quattordici giorni, portando angoscia e speranza alla sua famiglia e ai suoi amici. Chiediamo a tutti coloro che hanno esperienza di escursionismo in montagna di unirsi alle ricerche nei boschi di Trignano e Aschiero. L’appuntamento è per lunedì 7 ottobre e martedì 8 ottobre alle ore 7 presso Prati di Tivo, di fronte all’Hotel La Gran Baita a piazzale Amorocchi. Tutti i partecipanti dovranno firmare una dichiarazione liberatoria, attestando di possedere le capacità necessarie per partecipare all’attività di ricerca. Ringraziamo di cuore tutti i soccorritori impegnati in questi giorni e chiunque possa offrire il proprio aiuto in questo momento difficile».(red.te)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.