TERAMO
Lavorano ma prendono il reddito di cittadinanza: in quattro a giudizio
Si tratta di un’estetista, due artigiani e un muratore: per l’accusa hanno dichiarato il falso e percepito i soldi senza averne i requisiti
Dall’estetista a domicilio all’artigiano dei “piccoli lavoretti”, tutti rigorosamente in nero. Ufficialmente disoccupati senza entrate e quindi percettori del reddito di cittadinanza: in quattro a Teramo vanno a processo con delle citazioni dirette a giudizio del pm, le prime di quella che si annuncia una lunga lista. In un anno di indagini il comando provinciale della guardia di finanza di furbetti ne ha scovati quaranta che complessivamente avrebbero percepito indebitamente contributi non dovuti per 251mila euro. Denunce finite in Procura con i primi quattro casi a processo con la citazione diretta firmata dal pm Davide Rosati. Per tutti, nel frattempo, l’Inps ha già provveduto a sospendere l’erogazione del reddito.
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