Lavoratori senza soldi in attesa dell’ok di Tercas
La Cisl: «In 400 aspettano che la banca estenda ai contratti di solidarietà l’anticipazione del pagamento del ministero. La Provincia ha già aderito»
TERAMO. Quattrocento lavoratori con lo stipendio quasi azzerato, attendono come una manna dal cielo l’ormai tristemente famosa anticipazione della Tercas. Ma tarda ad arrivare il necessario nulla osta del commissario della Tercas Riccardo Sora. Un nulla osta ad ampliare la convenzione stretta nel 2010 fra la banca e la Provincia, si richiesta dei sindacati, per l'anticipazione della cassa integrazione straordinaria e di quella in deroga, ai lavoratori delle aziende in crisi.
Ma ora la situazione è leggermente cambiata, e purtroppo in peggio. «Questo importantissimo strumento permetteva e permette ai lavoratori in cassa integrazione straordinaria di ottenere immediatamente l'anticipazione della stessa fino ad un massimo di sei mensilità, in attesa degli elefantiaci tempi di approvazione del ministero che ad oggi hanno anche superato i sei mesi», spiega Giancarlo De Sanctis, segretario della Filca Cisl, «l'operazione per i lavoratori è a costo zero in quanto avviene tramite l'apertura di un conto corrente dedicato che si estingue con lo scadere dell'ammortizzatore sociale, ed i cui costo sono a carico di un fondo apposito che la Provincia istituisce a tal proposito. Per 4 anni la convenzione ha permesso a migliaia di lavoratori della nostra provincia di sopravvivere in quanto, stretti dalla morsa della crisi di liquidità, le nostre imprese non erano in grado di anticipare per 6-7 mesi la cassa integrazione straordinaria; una manna dal cielo che ha permesso ad aziende e lavoratori di gestire al meglio il momento di difficoltà».
Ogni anno la convenzione è stata rinnovata e rifinanziata dalla Provincia e la sua validità, ora è stata prolungata a luglio 2014. Ma ora il 78 % delle aziende che hanno utilizzato gli ammortizzatori sociali, hanno esaurito il periodo massimo fruibile di cassa integrazione straordinaria (Cigs) e hanno iniziato ad utilizzare il contratto di solidarietà.
«Tale strumento ha le stesse tempistiche previste per la Cigs e pertanto, come sindacati, abbiamo chiesto alla Provincia e alla Tercas di ampliare la convenzione comprendendo anche il contratto di solidarietà. La Provincia si è da subito mossa in questa direzione e ha aggiornato la convenzione in accordo con la Tercas, questo prima di Natale, ma da allora la convenzione non è stata sottoscritta. Intanto oltre 400 lavoratori attualmente in contratto di solidarietà hanno grosse difficoltà economiche e sono in attesa della firma di questo importantissimo atto. Chiediamo pertanto alla Provincia di coordinare subito un tavolo di concertazione al fine di sottoscrivere la convenzione», conclude De Sanctis. (a.f.)
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