MOSCIANO SANT'ANGELO

Le cicogne in migrazione si fermano in Abruzzo

A raccontare l'evento è Davide Ferretti, fotografo naturalistico

MOSCIANO SANT'ANGELO. Circa 30 cicogne hanno scelto i campi coltivati lungo il Tordino per riposarsi durante la migrazione. A raccontare questo bellissimo avvenimento è Davide Ferretti, fotografo naturalistico: “Giovedì sera ho conteggiato 12 cicogne in sosta sui tralicci dell’alta tensione che costeggiavano la strada nelle campagne moscianesi. Venerdì mattina con Vincenzo Iacovoni, anche lui entusiasta fotografo di natura, siamo andati a osservarle e fotografarle. Le cicogne hanno atteso che l’aria si scaldasse e poi hanno spiccato il volo, ma, invece di innalzarsi e continuare la migrazione, come pensavamo avrebbero fatto, si sono dirette con decisione in basso verso il fiume Tordino. Vincenzo è allora andato a controllare dove pensavamo che si fossero posate e ha scoperto che le 12 che avevamo seguito erano solo una parte di un gruppo di ben 28 cicogne che si stavano alimentando nei campi coltivati lungo il Tordino. Poi hanno ripreso il volo verso la loro destinazione”.

La sosta delle cicogne, segnalata al Wwf anche da altri appassionati, testimonia l’importanza del corridoio ecologico costituito dal Fiume Tordino e la necessità di conservare aree libere e pozze d’acqua dove la fauna in migrazione possa trovare ristoro. La cicogna bianca (Ciconia ciconia) è un uccello di grandi dimensioni con un’apertura alare che può arrivare fino a 215 centimetri. Si riconosce per il piumaggio bianco con penne nere sulle ali, per le lunghe zampe rosse e per il becco appuntito anch’esso di colore rosso. È un uccello migratore capace di percorrere enormi distanze, svernando in Africa fino alla punta estrema del Sud Africa.

Quando migra dall’Europa all’Africa, evita di attraversare il Mar Mediterraneo deviando sul Levante a est o sullo Stretto di Gibilterra a ovest, ma può seguire anche una terza via migratoria, utilizzata ormai da un numero limitato di animali, che attraversa l’Italia. È un uccello monogamo: entrambi i membri della coppia costruiscono un grande nido di bastoncini, riutilizzato per diversi anni, dove vengono deposte solitamente quattro uova. Purtroppo in alcune parti del continente europeo si registra un declino della specie dovuto ai cambiamenti nei metodi di coltivazione e all’industrializzazione. La sua presenza nel Teramano è sicuramente un evento.

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