Lotto zero, il mega appalto è da rifare

Il Consiglio di Stato annulla la gara da 9 milioni di euro per terminare la superstrada

TERAMO. Lotto zero, appalto da rifare. Dal Consiglio di Stato arriva la conferma dello stop ai lavori per completare il secondo tratto della superstrada da Porta Romana alla Cona. E' l'esito dell'appello presentato dall'Anas, ente titolare dell'opera, contro il primo pronunciamento del Tar che aveva sospeso la gara dichiarando illegittima l'esclusione dell'associazione di imprese Icp Porcinari di Montorio, Masci Giovane figli Snc, Macinati Giovanni e Gianforte Remo.

I lavori da nove milioni di euro erano stati affidati in ottobre alla Mar di Penna Sant'Andrea che entro dicembre avrebbe dovuto aprire il cantiere per ultimare il tracciato. La decisione dell'Anas però è stata impugnata dall'Ati che aveva presentato l'offerta economica migliore ma era stata estromessa dall'affidamento per la mancanza delle firme in alcuni documenti destinati a certificare la congruità della proposta.

Secondo il raggruppamento di aziende che fa capo all'Icp Porcinari, però, sarebbe stato necessario un ulteriore approfondimento tramite un confronto diretto con l'ente titolare dell'appalto. Per questo, a fine novembre l'Ati ha incaricato l'avvocato Angelo Raffaele Pelillo di presentare un ricorso al Tar e chiedere la sospensione dell'affidamento dei lavori. E i giudici amministrativi hanno accolto la tesi sostenuta da Porcinari e dalle altre tre aziende, bloccando la procedura in attesa del giudizio di merito previsto per maggio. L'Anas avrebbe potuto sanare il vizio rimettendo in corsa le imprese escluse ma ha scelto la via dell'appello al Consiglio di Stato, nella convinzione di poter ribaltare il pronunciamento del Tar. Così non è stato e ora il Lotto zero si trova di fronte all'ennesimo ostacolo. Il consiglio di Stato ha rigettato l'appello proposto dall'ente titolare dell'appalto rinviando al Tar la decisione nel merito. Il sindaco Maurizio Brucchi, però, non vuole aspettare altri sei mesi per l'apertura del cantiere prevista inzialmente a dicembre.

Subito dopo il pronunciamento del Tar il primo cittadino ha sollecitato l'Anas ad adottare soluzioni che consentano di far partire l'intervento perdendo il minor tempo possibile. Per tutta la giornata di ieri Brucchi ha preferito non commentare l'ordiannza del Consiglio di Stato. Il sindaco ha atteso fino a tarda sera la conclusione di una riunione tecnica nella sede di Roma dell'Anas in cui sono state valutate le strategie da seguire per avviare i lavori senza ulteriori ritardi. La decisione del Consiglio di Stato può far subito tornare in corsa la Icp Porcinari, riammettendo quest'ultima nella graduatoria della gara. Ma in questo caso sarebbero gli altri a ricorrere. Così l'ipotesi più concreta è che l'Anas decida di azzerare tutto e indire una nuova gara. Questa opzione sarebbe la meno rischiosa e, paradossalmente, anche la più rapida per garantire l'apertuta del cantiere.

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