Marcozzi, lo stilista montoriese alla corte dello sceicco di Dubai
Da semplice commesso ad artista e genio dell’arredamento di negozi, la storia di un giovane partito da Teramo e diventato amico di Cavalli, Giorgio Armani e di principesse esotiche
MONTORIO. Stilista ma non solo. E’ visual merchandiser, cioè vetrinista, allestitore di boutique e show room, disegnatore di interni, ma anche scrittore e pittore. Così scrive sul suo biglietto da visita. Lui è Emiliano Marcozzi, un giovane talento montoriese sbarcato persino alla corte degli sceicchi nella ricca Dubai. A far cosa? «Accompagnavo principesse arabe a scegliere i loro capi d’abbigliamento. Le consigliavo per il loro loook. Ho anche portato a Dubai la prima sfilata di Roberto Cavalli». Da ieri l’arte di Marcozzi è in mostra, con "Exhibition – For strange effects ", nella Galleria d'Arte Limoncelli in via Nazario Sauro a Teramo e vi rimarrà fino al 20 gennaio.
Se gli chiedi perché le sue opere ricordano drappi e damaschi orientali, lui risponde: «Dopo anni di esperienza nel campo della moda ho voluto esprimere le mie conoscenze attraverso la pittura, perché credo sia il linguaggio più diretto a infondere energie. Penso che se tu apprezzi la mia arte sei già nel flusso di creare e sviluppare energia». Ma quella dell'arte è solo una passione per Emiliano Marcozzi, che condivide con la sorella Lorena. «In realtà», racconta, «ha cominciato prima Lorena ad esprimersi attraverso l'arte dei cristalli, che sono l'anima della terra e le sue emozioni». E la moda? Marcozzi è soprattutto un visual merchandiser di Giorgio Armani, per il quale lavora dal gennaio del 2011, dopo essere stato alla corte dello sceicco miliardario per sei anni come consulente di moda. Nato 35 anni fa e diplomatosi all’Ipas “G. Marchitelli” di Villa Santa Maria, che non è solo il paese dei cuochi, Marcozzi ha mosso i suoi primi passi nel settore della moda a Riccione nel 2001, come responsabile vendite del reparto donna in un negozio di Emporio Armani. In parole semplici: commesso. Da qui nasce il suo genio come allestitore di negozi e vetrine, responsabile di visual merchandising appunto e organizzatore di sfilate sia in Italia che all’estero per marchi come Iceberg, Roberto Cavalli, Moschino, Just Cavalli, B-More, Bugatti, Pantera, Passion, Podium, Calvin Klein, Harmont & Blain, Killah, M-Missoni, Murphy & Nye, Onyx, Sixty, Trussardi, e T-Store. Marchi per i quali si è occupato del rinnovo dell'immagine dei punti vendita e dell'allestimento di vetrine e negozi non solo in Italia ma anche all'estero: Parigi, Lione, Mosca, Amsterdam, Varsavia, Los Angeles, Londra, Sydney e infine Dubai. «Dove», racconta ancora il personaggio di Montorio, «sono diventato amico di uno sceicco che poteva permettersi suite da 25mila euro a notte». Emiliano ha lavorato anche dietro le quinte come styling di Barbara D’Urso nella quinta edizione del Grande Fratello e per TG5, Le Iene, Verissimo, La Fabbrica del Sorriso e Paperissima. Ha al suo attivo un marchio di moda, "Emi Arrows", con una collezione di abiti presentata qualche anno fa durante la settimana della moda milanese. Stilista per i photo shoots della rivista Mondanité, Emiliano si diverte ad organizzare nel tempo libero eventi e party in locali e discoteche dove si diletta a fare il pr e da poco ha iniziato a scrivere e-books. E pensare che tutto è partito 35 anni fa da Montorio e da una famiglia di artigiani, anzi di gommisti per biciclette.
Catia Di Luigi
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