Martinsicuro, fuori la lista Martinus
La Lega Nord candida la madre di De Meo, il giovane ucciso dai rom
MARTINSICURO. Da sei a quattro candidati a sindaco nel giro di 48 ore. La lista di Fli, Aurora, rinuncia a presentarsi alle amministrative, mentre la civica Martinus non viene accettata per la mancanza della certificazione delle firme. Così saranno quattro le liste alle amministrative, aspettando che la commissione decida la sorte di Martinus, che annuncia ricorso.
Le amministrative truentine per ora vedono 61 candidati consiglieri. Tra questi spicca, nella lista della Lega Nord Abruzzo, il nome di Lucia Di Virgilio. Si tratta della madre di Antonio De Meo, il giovane di Castel di Lama aggredito e ucciso da tre giovanissimi rom nell'agosto del 2009 a Villa Rosa. La donna spiega in una nota: «Tengo a precisare che la mia candidatura non ha alcuna pretesa elettorale, tanto che da subito chiedo agli elettori zero preferenze sul mio nome. Men che meno ha il valore di un'immateriale "risarcimento danni": so benissimo chi sono i responsabili della morte di Antonio e non sono di Martinsicuro. Ma resta indubbio che la tragedia di tre anni fa maturò su un hunus di progressivo degrado sociale che sembrava suggerirci che simili episodi potevano putroppo ripetersi. Di lì a poco, con identiche modalità, ad Alba perse la vita Emanuele Fadani. Non voglio che altre mamme possano vivere la stessa tragedia che abbiamo vissuto io e Anita. In questi tre anni i locali esponenti della Lega Nord Abruzzo sono stati, fra tutti, quelli che mi sono stati più vicini e solidali. Qualche giorno fa mi hanno sottoposto un programma amministrativo che prevede come priorità assoluta il recupero sociale del territorio di Martinsicuro in nome e nella memoria di Antonio ed Emanuele. Mi hanno chiesto di "garantirlo" con la mia diretta e pubblica presenza. Ho accettato, e non potevo fare altrimenti. Anche per evitare che Antonio ed Emanuele vengano dimenticati e definitivamente uccisi».
FLI. «Non è assolutamente vero che non avevamo i nomi per la lista». Così gli esponenti di Fli Antonio Lattanzi e Giacinto De Luca nel motivare la mancata presentazione della lista. «Il nostro gruppo voleva portare avanti un discorso moderato partendo dal terzo polo. Questo non è stato possibile ed abbiamo deciso di rinunciare alle amministrative anche se il nostro percorso politico proseguirà con lo stesso obiettivo. La presentazione di una nostra lista avrebbe favorito chi dell'anti-politica fa il proprio cavallo di battaglia. Il nostro gruppo si riunirà per decidere se appoggiare qualche candidatura o lasciare liberi i nostri elettori di scegliere».
MARTINUS. Intanto Gianfranco Tommolini, leader di Martinus, è furibondo per l'esclusione. «Faremo ricorso e anche se non verremo riammessi parteciperemo alla campagna elettorale, dicendo ai cittadini il grave danno che ci hanno fatto. Sicuramente non accetteremo quello che per noi è un grave torto». Ora la campagna elettorale è aperta ed in diversi si adopereranno per catturare le simpatie di Fli, che ha rinunciato alle amministrative, ma anche quelle del gruppo Martinus qualora venisse escluso definitivamente dalla competizione.
Le amministrative truentine per ora vedono 61 candidati consiglieri. Tra questi spicca, nella lista della Lega Nord Abruzzo, il nome di Lucia Di Virgilio. Si tratta della madre di Antonio De Meo, il giovane di Castel di Lama aggredito e ucciso da tre giovanissimi rom nell'agosto del 2009 a Villa Rosa. La donna spiega in una nota: «Tengo a precisare che la mia candidatura non ha alcuna pretesa elettorale, tanto che da subito chiedo agli elettori zero preferenze sul mio nome. Men che meno ha il valore di un'immateriale "risarcimento danni": so benissimo chi sono i responsabili della morte di Antonio e non sono di Martinsicuro. Ma resta indubbio che la tragedia di tre anni fa maturò su un hunus di progressivo degrado sociale che sembrava suggerirci che simili episodi potevano putroppo ripetersi. Di lì a poco, con identiche modalità, ad Alba perse la vita Emanuele Fadani. Non voglio che altre mamme possano vivere la stessa tragedia che abbiamo vissuto io e Anita. In questi tre anni i locali esponenti della Lega Nord Abruzzo sono stati, fra tutti, quelli che mi sono stati più vicini e solidali. Qualche giorno fa mi hanno sottoposto un programma amministrativo che prevede come priorità assoluta il recupero sociale del territorio di Martinsicuro in nome e nella memoria di Antonio ed Emanuele. Mi hanno chiesto di "garantirlo" con la mia diretta e pubblica presenza. Ho accettato, e non potevo fare altrimenti. Anche per evitare che Antonio ed Emanuele vengano dimenticati e definitivamente uccisi».
FLI. «Non è assolutamente vero che non avevamo i nomi per la lista». Così gli esponenti di Fli Antonio Lattanzi e Giacinto De Luca nel motivare la mancata presentazione della lista. «Il nostro gruppo voleva portare avanti un discorso moderato partendo dal terzo polo. Questo non è stato possibile ed abbiamo deciso di rinunciare alle amministrative anche se il nostro percorso politico proseguirà con lo stesso obiettivo. La presentazione di una nostra lista avrebbe favorito chi dell'anti-politica fa il proprio cavallo di battaglia. Il nostro gruppo si riunirà per decidere se appoggiare qualche candidatura o lasciare liberi i nostri elettori di scegliere».
MARTINUS. Intanto Gianfranco Tommolini, leader di Martinus, è furibondo per l'esclusione. «Faremo ricorso e anche se non verremo riammessi parteciperemo alla campagna elettorale, dicendo ai cittadini il grave danno che ci hanno fatto. Sicuramente non accetteremo quello che per noi è un grave torto». Ora la campagna elettorale è aperta ed in diversi si adopereranno per catturare le simpatie di Fli, che ha rinunciato alle amministrative, ma anche quelle del gruppo Martinus qualora venisse escluso definitivamente dalla competizione.
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