MARINERIA
Martinsicuro, restano solo due lampare
Nel 2012 erano 26 a fare scalo nel porto di San Benedetto. Da oltre 300 imbarcati si è passati a trenta
MARTINSICURO . È una mattanza per le lampare degli armatori di Martinsicuro che fanno scalo nel porto di San Benedetto del Tronto. Delle 26 imbarcazioni che facevano questo tipo di pesca nel porto marchigiano nel 2012 ne sono rimaste appena due e di oltre 300 marittimi impegnati ne rimangono imbarcati una trentina.
«Rischia di scomparire la pesca con le lampare», è il triste commento di Vincenzino Crescenzi comandante del Brivido, una delle due imbarcazioni ancora attive insieme all’Iside, di cui per oltre 40 anni è stato anche armatore ereditandola dal padre. Si tratta di una storia familiare consueta nella vita della cittadina che a inizio degli anni ‘90 vedeva molti imprenditori impegnati in questo tipo di pesca che per anni è stato il supporto economico di tante famiglie di Martinsicuro. «Da un lato», spiega Crescenzi, che oltre ad essere il comandante del Brivido fa parte dell’associazione Abruzzo Pesca, «va detto che noi pescatori non abbiamo saputo essere al passo con i tempi. Avremmo dovuto assumere anche il ruolo di imprenditori e non lo abbiamo fatto come invece è accaduto in altri paesi, ma anche in altre zone d’Italia. Dall’altro dobbiamo tenere presente il fatto che non abbiamo mai trovato sponde politiche, a tutti livelli». Secondo Il comandante «a livello territoriale e nazionale sembra che quello della pesca sia un problema che non tocca nessuno, s’importa pesce perché i costi di produzione e immissione sul mercato, grazie alla politica, sono esorbitanti. Il risultato è spiegato nei numeri che parlano di decine di persone che hanno deciso di mollare piuttosto che proseguire in un’attività in perdita». Quali soluzioni per fermare questo declino? «L'aspetto del quale le autorità devono prendere coscienza», sottolinea Crescenzi, «è che la soluzione del problema può essere trovata attraverso l'attuazione di piani locali di gestione garantendo reddito alle imprese e contestualmente salvaguardare le risorse ittiche dell'ambiente marino con adeguati mezzi scientifici di ricerca». A detta di Crescenzi si tratta di «una tipicità, quella della pesca a circuizione che rischia di scomparire in Adriatico: o meglio, sarà praticata solo dalle imbarcazioni croate, che a differenza di noi, con il supporto delle istituzioni, riescono a organizzare le proprie attività in funzione delle proprie peculiarità». Solo negli ultimi mesi quattro lampare sono state rottamate nel porto di San Benedetto: due appartenenti ad armatori di Martinsicuro, la Stella del Mare e l’Emanuele. La mattanza ormai è quasi completa e un pezzo di storia di Martinsicuro sta del tutto scomparendo.
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