Maxi giro di usura, 4 arresti
Interessi mensili del 40% a negozianti e impiegati.
GIULIANOVA. Quattro persone - tre rom e un giuliese - sono state arrestate con l’accusa di usura a Giulianova nell’operazione “La Torre”, che ha portato alla scoperta di una vasta organizzazione dedita al prestito di denaro a tassi vertiginosi. Tra le vittime ci sono commercianti, impiegati e casalinghe. Secondo i carabinieri numerose sarebbero le persone cadute nella rete tesa dall’organizzazione, che dopo aver prestato delle somme di denaro alle vittime raccoglieva i frutti attraverso l’applicazione di tassi d’interesse che in alcuni casi sfioravano il quaranta per cento. In alcuni casi il tasso sarebbe stato calcolato su base mensile e non annua, con il ricalcolo degli interessi sugli interessi. Anche in questo caso è evidente il risvolto sociale della nuova frontiera del fenomeno usura: l’indebitamento delle famiglie, di pensionati e singoli costretti a contrarre prestiti non già a causa di difficoltà impreviste (malattie, licenziamenti), ma spesso a seguito di impennate delle spese ordinarie per l’acquisto di beni a volte di primaria necessità.
Terreno fertile anche la piaga del gioco d’azzardo, la cui dipendenza psicologica produce un esercito di potenziali vittime degli strozzini. Dopo vari appostamenti, pedinamenti, riscontri e verifiche, per i carabinieri della compagnia di Giulianova, agli ordini del luogotenente Antonio Longo, il giorno decisivo si è rivelato giovedì 10 settembre, quando è scattato il blitz vero e proprio. L’appuntamento tra gli sfruttatori e i loro debitori, in piena mattinata, era stato fissato in piazza Roma, di fronte all’ingresso della stazione ferroviaria, nei pressi dell’edicola. In quel momento sono stati arrestati i primi due usurai e poi, grazie anche alla collaborazione di chi ha subito estorsioni sotto varie forme, è stato possibile acciuffare tutti gli appartenenti al clan che ha operato industurbato sulla riviera. Gli arrestati, tutti giuliesi, sono tre persone di etnia rom e un giuliese che fungeva da procacciatore dei “clienti” che finivano lentamente nelle maglie del racket. I nomi degli arrestati e altri dettagli sulla vicenda saranno resi noti oggi in una conferenza stampa nella sede del comando della compagnia carabinieri giuliese.
Terreno fertile anche la piaga del gioco d’azzardo, la cui dipendenza psicologica produce un esercito di potenziali vittime degli strozzini. Dopo vari appostamenti, pedinamenti, riscontri e verifiche, per i carabinieri della compagnia di Giulianova, agli ordini del luogotenente Antonio Longo, il giorno decisivo si è rivelato giovedì 10 settembre, quando è scattato il blitz vero e proprio. L’appuntamento tra gli sfruttatori e i loro debitori, in piena mattinata, era stato fissato in piazza Roma, di fronte all’ingresso della stazione ferroviaria, nei pressi dell’edicola. In quel momento sono stati arrestati i primi due usurai e poi, grazie anche alla collaborazione di chi ha subito estorsioni sotto varie forme, è stato possibile acciuffare tutti gli appartenenti al clan che ha operato industurbato sulla riviera. Gli arrestati, tutti giuliesi, sono tre persone di etnia rom e un giuliese che fungeva da procacciatore dei “clienti” che finivano lentamente nelle maglie del racket. I nomi degli arrestati e altri dettagli sulla vicenda saranno resi noti oggi in una conferenza stampa nella sede del comando della compagnia carabinieri giuliese.