Morro d'Oro, chiuso il centro massaggi cinese a luci rosse
Prestazioni sessuali a pagamento se si sborsavano 30 euro in più, sequestrato il locale e denunciata la titolare
MORRO D’ORO. Non solo massaggi. Bastava pagare un “sovrapprezzo” (30 euro oltre ai 30 per il massaggio) e la massaggiatrice cinese di turno era pronta a fornire diverse prestazioni sessuali, escluso l’atto completo. È sulla base di questa ricostruzione, per ora solo un’ipotesi investigativa, che è stato chiuso con un decreto di sequestro del tribunale il centro massaggi "Luna" di Morro d'Oro. La titolare, una donna cinese di 35 anni, è stata denunciata per favoreggiamento della prostituzione.
Il comandante della compagnia carabinieri di Giulianova, il capitano Domenico Calore, spiega: «Fin dal giorno dell'apertura, nel mese di dicembre 2014, i carabinieri di Notaresco hanno sempre tenuto d'occhio il centro "Luna"di Morro d'Oro, prendendo nota delle frequentazioni di uomini di ogni età. E già nel mese di febbraio 2015 il locale, a seguito di un accertamento congiunto dei carabinieri di Notaresco, del Nas di Pescara e del Nucleo ispettorato del lavoro di Teramo, era stato chiuso per mancanza delle necessarie autorizzazioni».
Alla riapertura, avvenuta dopo pochi mesi, le indagini dei carabinieri di Notaresco sono riprese con continui servizi di appostamento. I militari hanno fermato parecchi clienti all’uscita del locale chiedendo loro cosa avveniva all’interno del locale e sulla base delle loro testimonianze hanno rimesso un rapporto alla Procura della Repubblica di Teramo nel quale si parla di prestazioni sessuali a pagamento delle massaggiatrici. Ne è scaturita la denuncia per continuato favoreggiamento della prostituzione della titolare.
Nella mattinata di ieri i carabinieri di Notaresco hanno posto i sigilli al centro massaggi in questione, in esecuzione di un decreto di sequestro preventivo emesso dal gip del tribunale di Teramo «che», si legge in una nota della compagnia, «ha concordato pienamente sull'esito delle risultanze investigative acquisite dai militari operanti».
A quanto pare il caso del centro “Luna” non è isolato e presto potrebbero venir fuori altre operazioni simili di polizia giudiziaria. Sempre nella nota dei carabinieri si legge: «Tenuto conto della massiccia presenza di centri massaggi cinesi nella giurisdizione, i carabinieri della compagnia continueranno l'attività di monitoraggio al fine di accertare situazioni analoghe».
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