Municipio, cambia il progetto: nuova soluzione entro fine mese 

È previsto il recupero dell’arco dopo il no della Soprintendenza all’abbattimento e ricostruzione  Di Marcantonio: «Tempi stretti per il parere definitivo e il via libera alla gara d’appalto sui lavori»

TERAMO . Sono giorni decisivi per il recupero della sede storica del Comune. Entro fine mese l’amministrazione attende la versione del progetto rivista e corretta sulla base delle prescrizioni ricevute dalla Soprintendenza. Il nodo dell’intervento, il più articolato e rallentato tra quelli della ricostruzione pubblica post-sisma in città, riguarda l’arco di collegamento tra il corpo centrale dell’edificio-simbolo e la parte che si sviluppa tra via della Verdura e via Palma nella quale si trovano anche locali di proprietà privata. Nella prima stesura del progetto la struttura sarebbe stata oggetto di un intervento, definito di «sostituzione edilizia» e che si sarebbe concretizzato in demolizione e ricostruzione. L’arco avrebbe mantenuto profilo e volumetria originari, stando alle assicurazioni fornite dall’amministrazione, ma questa soluzione non ha convinto la Soprintendenza. All’esito della conferenza dei servizi per il via libera definitivo al progetto tenuta in primavera, infatti, i tecnici che si occupano della tutela del patrimonio archeologico e architettonico hanno dato parere negativo all’abbattimento. La struttura al lato del loggiato del Comune è ritenuta di particolare valore e dunque va salvaguardata.
Per questo l’amministrazione ha dovuto commissionare ai progettisti, un pool di professionisti coordinato dall’architetto ascolano Valerio Borzacchini, l’elaborazione di una variante che preservi l’arco. «L’impegno da parte dei tecnici è alla riconsegna del nuovo progetto entro il 30 settembre», sottolinea l’assessore ai lavori pubblici Marco Di Marcantonio, «nel frattempo abbiamo mantenuto attiva la collaborazione con la Soprintendenza che, ricevuta la nuova versione dell’intervento, ha garantito il rilascio del proprio parere conclusivo in tempi stretti». L’amministrazione confida, dunque, in un rapido responso positivo che sbloccherebbe la procedura per l’appalto dei lavori. Il recupero della sede storica del municipio in piazza Orsini ha ricevuto all’inizio di marzo il primo via libera da parte dell’Usr, l’Ufficio speciale per la ricostruzione, chiamato a valutare la congruità della spesa lievitata da 7,2 a 10,2 milioni di euro al termine della fase di studio e adeguamento di lavorazioni e prezzi. Il nulla osta definitivo è stato anche subordinato a un’integrazione di indagine strutturale sul loggiato dell’edificio. A rendere ancora più complessa le fasi di progettazione dell’intervento è stato, inoltre, il fatto che la sede storica del Comune fa parte di un aggregato edilizio in cui, oltre alla parte pubblica, sono compresi locali commerciali al piano terra e appartamenti nella parte superiore, sul lato tra via della Verdura e via Palma. Il palazzo municipale è inagibile da novembre 2016. Il primo stanziamento economico per il recupero risale al 2018, ma è stato necessario aggiungere tre milioni di euro.
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