Muore annegato nel sottopasso

La tragedia a Mosciano, il gallerista Rizziero vittima dell'alluvione. La famiglia accusa

MOSCIANO. E' morto nel sottopasso allagato, travolto da un fiume di acqua e fango. Pietro Di Sabatino Rizziero, 75 anni, teramano, una vita dedicata all'arte e noto gallerista abruzzese, ha lottato disperatamente per uscire dalla sua macchina sprofondata. Ma non è riuscito a salvarsi. E' lui la prima vittima dell'alluvione che ha spezzato ponti e strade. Il suo corpo è stato recuperato ieri mattina dai vigili che stavano prosciugando il sottopasso del casello A14 a Mosciano. La tragedia si è consumata nella notte tra mercoledì e giovedì, 24 ore dopo la grande alluvione.

Inizialmente si era temuto che l'uomo fosse stato travolto dall'acqua nella serata di martedì quando il sottopasso si è allagato, ma ai poliziotti è bastato parlare con i familiari arrivati subito sul posto della tragedia e controllare il telepass della vettura per accertare che quel corpo non era lì da un giorno, ma dalla notte procedente. Ora sarà l'inchiesta aperta dal sostituto procuratore Davide Rosati a stabilire se in quel tratto di strada che porta al sottopasso fossero ben visibili i segnali messi da Anas e Società Autostrade per impedire alle auto di entrare. E i familiari chiedono che su questo venga fatta chiarezza: quel divieto era stato adeguatamente segnalato?

LA TRAGEDIA. Il telepass ha fissato alle 2 della notte tra mercoledì e giovedì l'ora in cui Di Sabatino è uscito dal casello autostradale di Mosciano. Rientrava a Teramo da Pescara, dove la famiglia ha una conosciutissima galleria d'arte e un negozio di mobili. Era alla guida della sua Passat e ha imboccato la strada verso Teramo, dirigendosi verso il sottopasso dove in quel momento l'acqua raggiungeva un livello di circa 5 metri rispetto ai 9 del giorno dell'alluvione. Molto probabilmente, almeno secondo una prima ricostruzione della polizia stradale di Giulianova, Di Sabatino si è accorto quasi subito che il sottopasso era bloccato dall'acqua. Per questo ha cercato di fare retromarcia e tornare indietro, ma le ruote hanno iniziato a slittare sull'asfalto zuppo di acqua e fango. Pochi attimi e la vettura è sprofondata nell'acqua. L'uomo ha tentato di uscire dai finestrini e dal portellone posteriore della vettura che è stato trovato aperto. Ha lottato per liberarsi, ma non è riuscito a salvarsi. E' morto annegato. In quanto tempo sarà l'autopsia, prevista per oggi, ad accertarlo. Il corpo è stato scoperto intorno alle 9.30 di ieri dai pompieri impegnati a prosciugare il sottopasso, lo stesso in cui nella notte dell'alluvione è stato salvato un camionista. Era fuori dalla vettura. Sul posto, insieme alla polizia stradale di Giulianova, il pm Rosati e i familiari dell'uomo: i fratelli Ida Maria e Andrea, i nipoti Sergio e Norberto. I familiari ora chiedono chiarezza: per questo all'esame medico legale parteciperanno anche dei periti nominati da loro. I funerali si svolgeranno domani alle 15 nel duomo di Teramo. E l'inchiesta sulla morte dell'uomo non sarà l'unica sull'alluvione. E' probabile, infatti, che nelle prossime ore Rosati apra un fascicolo anche sui diversi crolli di strade avvenuti nelle ultime 48 ore nel Teramano. E da oggi, intanto, il sottopasso di Mosciano dovrebbe essere riaperto al traffico.

CHI ERA. Pietro Di Sabatino, teramano di nascita, ma conosciuto in tutta Italia e all'estero, ha dedicato la sua vita all'arte. Con il fratello Andrea era titolare della Rizziero Arredamenti, storica società fondata nel 1937 dal padre Rizziero. Il gruppo ha una galleria a Pescara, in via Regina Margherita, un negozio di mobili a Città Sant'Angelo e un altro a Teramo, nel quartiere Cona. Nel settore del mobile, sia in Italia che all'estero, Di Sabatino era molto conosciuto come precursore e promotore del design. L'attività di arredamento era seguita giornalmente dall'uomo: negli anni scorsi il gruppo ha fornito arredi alla Reggia di Caserta e alla presidenza del Consiglio dei Ministri. Nel 1976 aveva fondato, sempre in società con il fratello, la galleria d'arte Rizziero, organizzando a Teramo mostre di Picasso e Chagall. La galleria d'arte è conosciuta a livello internazionale. Negli anni scorsi, attraverso il nipote Rizziero, aveva creato una nuova sede a Bologna, in società con Lucio Dalla, suo amico personale. Ma Pietro Di Sabatino nella sua lunga carriera aveva lavorato con grandi nomi. Tra questi anche il suo amico Renato Guttuso.

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