Muore nell’incidente, scoperto dopo ore
L’impatto contro il muro ripreso dalle telecamere di videosorveglianza è avvenuto alle 3, ma l’allarme è scattato alle 7
ATRI. Le drammatiche immagini catturate da alcune telecamere di videosorveglianza della zona raccontano la dinamica dell’incidente stradale in cui l’altra notte ha perso la vita il 36enne papà Sergio Martella. Ma fissano anche un’altra verità: il violento impatto contro il muro di cinta dello stabilimento Aran World è successo intorno alle 3 mentre l’allarme è scattato poco prima delle 7 quando alcuni automobilisti di passaggio si sono insospettiti e hanno dato l’allarme facendo scattare i primi soccorsi per l’uomo. Le immagini sono state acquisite dalla polizia stradale di Giulianova a cui sono stati affidati i rilievi. Rilievi che, per ora, escludono il coinvolgimento di altri mezzi nel drammatico impatto così come dimostrato anche dal contenuto delle stesse immagini.
Proprio per accertare con esattezza l’ora della morte e verificare se ci sia stato un improvviso malore che potrebbe aver fatto perdere all’uomo il controllo della vettura, il sostituto procuratore di turno Francesca Zani ha disposto per questa mattina l’autopsia che sarà eseguita dal medico legale Giuseppe Sciarra.
L’incidente è avvenuto nel territorio di Casoli di Atri. La vittima era a bordo della sua Alfa Romeo 159 e stava andando al lavoro: l’uomo faceva il casellante per Autostrade per l’Italia. Il 36enne, padre di una bimba piccola, percorreva la strada provinciale 27/A in direzione Scerne quando improvvisamente in località Stracca (zona industriale) ha sbandato appena dopo una curva, finendo violentemente contro lo spigolo di un muro di cinta dello stabilimento Aran World. Durante la sbandata l’auto senza controllo ha percorso un centinaio di metri abbattendo cartelli e pali della segnaletica stradale. Sul manto stradale nessun segno di frenata.
La vittima, molto conosciuta nella comunità di Casoli dove aveva casa, lascia una figlia di quattro anni, due sorelle e il padre, ora pensionato ma molto conosciuto perché negli anni scorsi è stato un imprenditore nel campo delle costruzioni.
Sergio aveva perso la mamma nel 2017 e il fratello era deceduto giovanissimo in un incidente stradale in motocicletta. L’altra notte si stava recando a lavorare al casello autostradale dell’A14 di Atri Pineto per la sostituzione di un collega.(d.p.-d.f.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
Proprio per accertare con esattezza l’ora della morte e verificare se ci sia stato un improvviso malore che potrebbe aver fatto perdere all’uomo il controllo della vettura, il sostituto procuratore di turno Francesca Zani ha disposto per questa mattina l’autopsia che sarà eseguita dal medico legale Giuseppe Sciarra.
L’incidente è avvenuto nel territorio di Casoli di Atri. La vittima era a bordo della sua Alfa Romeo 159 e stava andando al lavoro: l’uomo faceva il casellante per Autostrade per l’Italia. Il 36enne, padre di una bimba piccola, percorreva la strada provinciale 27/A in direzione Scerne quando improvvisamente in località Stracca (zona industriale) ha sbandato appena dopo una curva, finendo violentemente contro lo spigolo di un muro di cinta dello stabilimento Aran World. Durante la sbandata l’auto senza controllo ha percorso un centinaio di metri abbattendo cartelli e pali della segnaletica stradale. Sul manto stradale nessun segno di frenata.
La vittima, molto conosciuta nella comunità di Casoli dove aveva casa, lascia una figlia di quattro anni, due sorelle e il padre, ora pensionato ma molto conosciuto perché negli anni scorsi è stato un imprenditore nel campo delle costruzioni.
Sergio aveva perso la mamma nel 2017 e il fratello era deceduto giovanissimo in un incidente stradale in motocicletta. L’altra notte si stava recando a lavorare al casello autostradale dell’A14 di Atri Pineto per la sostituzione di un collega.(d.p.-d.f.)
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