TERAMO
Muore per ictus a 63 anni: i suoi organi salvano due pazienti
I familiari dell’uomo, che era un donatore di sangue, hanno dato il proprio assenso. Il fegato verrà trapiantato in un ospedale romano e i reni all’Aquila
TERAMO. «Alle prime ore dell’alba al Mazzini il primo prelievo multiorgano del 2022. Un gesto d’amore e di generosità che permetterà una nuova vita nei riceventi. Il donatore è un 60enne della provincia di Teramo con devastante emorragia cerebrale, un uomo generoso, già donatore di sangue, per questo la sua famiglia non ha avuto dubbi sulle volontà donative dopo la sua morte. Il fegato sarà trapiantato in un ospedale romano e i reni all’Aquila. Il percorso donativo ha rappresentato un lavoro straordinario impegnando tutti gli operatori sanitari del Mazzini che ancora una volta hanno risposto con grande professionalità».
Con questo comunicato, ieri, la Asl di Teramo ha dato notizia della prima donazione di organi che avviene in provincia nel 2022 (erano state nove nel 2021). Il donatore si chiamava Luciano Trammannoni, aveva 63 anni e viveva a Montepagano di Roseto. L’uomo, laziale di origine, è stato colpito giorni fa da un’emorragia cerebrale e ricoverato in gravi condizioni prima nell’ospedale di Giulianova e poi nella Rianimazione del Mazzini di Teramo. Quando ai medici è apparso chiaro che non ce l’avrebbe fatta a salvarsi, è partita la procedura per l’accertamento di morte ed è stato chiesto ai familiari l’assenso a un eventuale espianto di organi.
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